Recensioni e Interviste

Intervista al cantautore Dellamore

E’ uscito venerdì 10 settembre 2021 Daiquiri, il nuovo singolo del più atipico dei cantautori urban, Dellamore. Daiquiri è l’ultimo dei singoli estivi che vi accompagnera, con un bicchiere in mano, verso un nuovo inverno. 

E, da tenere a mente, dietro un bicchiere d’alcool, c’è sempre una grande storia d’amore. Daiquiri mescola pratiche giapponesi, umorismo e tensione tutto dentro uno shaker. Da servire senza ghiaccio.

Ne abbiamo parlato direttamente con lui.

Da dove arriva il nome Dellamore? Quando sei Dellamore e quando Federico?

Il nome Dellamore arriva dal primo film ispirato a Dylan Dog, “Dellamore Dellamorte”. Sono Federico nella vita di tutti i giorni: a lavoro, con gli amici, con la ragazza o ad un bar. Sono Dellamore quando inizio a scrivere di tutto ciò.

Di cosa parla Daiquiri? E che cosa significa daiquiri, per chi non lo sa?

Daiquiri parla di amori difficili tra vizi dell’alcool e comportamenti non proprio adeguati. Il ritornello simboleggia una sorta di disintossicazione da quei baci come dall’alcool: a lungo andare, diventano entrambi nocivi. Il suo nome viene dal piccolo villaggio nei pressi di Santiago di Cuba, precisamente a Daiquiri appunto, dove si narra nacque l’omonimo drink.

Cosa puoi raccontarci della tua precedente collaborazione con Emis Killa?

Nacque da un incontro casuale a Palermo. Ci sfidammo come primo incontro ad una gara di freestyle; fu una bella gara. Data la simpatia ed il rispetto reciproco, partecipò con un brano nel mio primo disco Sintomi, che a breve caricherò anche su Spotify.

Ha ancora senso, secondo te, fare distinzioni tra rap, trap e pop? Perchè?

A la gente piace etichettare e dare nomi, così può odiare ed amare più facilmente. Se si parla di generi, può avere senso distinguerli, anche se la trap è una delle tante sfumature del rap. Il pop invece, secondo me, è un genere a sé, dal quale il rap attinge spesso, con risultati proficui.

Qual è la tua personalissima definizione di pop?

Nel campo del rap, spesso il pop ha una connotazione negativa: pop = commerciale. Sono nato con questa ideologia da bambino, ma l’ho abbandonata da tempo. Per me il pop si potrebbe definire come un genere che punta alla semplicità funzionale nel e dell’ascolto.

Quali sono i tuoi piani per il futuro?

Sto lavorando a due progetti per adesso. Fino a quando non avranno preso abbastanza forma, mi limiterò a creare dei nuovi singoli nell’attesa.

— Onda Musicale

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