Recensioni e Interviste

Ellynora: intervista alla one girl band 2.0 dall’animo urban e cosmopolita

Esce oggi 26 ottobre No Trouble, nuovo singolo di Ellynora. Le influenze italiane, del sud, incontrano quelle dal sapore latino e d’oltreoceano fino a creare un motivetto che ti entra nella testa e non va più via.

Come nasce No Trouble e che cosa vuole raccontare? 

No trouble nasce dal periodo di mancata spensieratezza che tutto il mondo, ma specialmente noi giovani abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo. No trouble è la voglia di divertirsi in modo semplice, è la voglia di tornare a ballare in libertà in mezzo ad una folla senza essere considerati dei fuori legge.

One girl band: che cosa significa e qual è il percorso che ti ha portato a essere artista a 360° e a seguire ogni passaggio creativo della tua musica?

È stato un mix tra necessità e curiosità. Mi sono resa conto che per dare vita alla propria visione bisogna avere le idee chiare e bisogna essere preparati su tutto, nonostante il lavoro possa essere delegato. Le persone di cui mi circondo e con cui lavoro portano un valore aggiunto a quella che è la mia idea, non la sconvolgono altrimenti non sarebbe più “Ellynora”. Sono un artista indipendente e di conseguenza molte cose, anche quelle che non mi piacevano, le ho dovuto imparare perché non avevo nessun altro che poteva farle per me. Diciamo che necessità fa virtù.

Questo brano arriva da una vittoria, quella al contest LAZIOSound di Regione Lazio che intercetta le eccellenze del territorio, ma nella tua bio leggiamo anche 1MNext e tanti altri riconoscimenti: quale pesi sia la chiave per cui riesci a convincere utente e bacini diversi? Dalle istituzioni in poi? Hai un ingrediente segreto?

La prima cosa che mi è venuta in mente leggendo questa domanda è la continua ricerca di autenticità. Non sono mai riuscita a salire su un palco e a dire ciò che non penso o a cantare un brano con parole che non mi appartengono. Se ci provo sento un brivido addosso e un magone allo stomaco come se stessi facendo qualcosa di sbagliato. Forse è questo L’ingrediente segreto che a prescindere dalla tematica della canzone se più leggera o impegnativa sono sempre io con il mio carattere scontroso ma anche estremamente fragile.

Dall’Italia all’America, nella tua musica che cosa porti di una e dell’altra? E quale Italia e quale America vuoi raccontare con il tuo sound?

Mi sento completamente divisa in due e non riesco ad essere me stessa se taglio fuori una delle due me. Quello che metto all’interno della musica è ciò che ho assorbito tra le varie emozioni, sensazioni e ricordi vissuti in questi luoghi. Spesso mi viene detto che c’è sempre un elemento un po’ nostalgico e malinconico nella mia musica, beh credo sia questo il motivo. La prima cosa che penso quando penso all’Italia è la mia famiglia, i miei affetti, la mia infanzia a Roma e Napoli. Quando invece penso all’America, penso a chi ho scelto di essere e all’entusiasmo con cui ho preso le redini della mia vita, al divertimento e al cavarmela da sola. Queste sono le cose che metto nella mia musica, la mia essenza.

Quando possiamo aspettarci un prossimo album? E che cosa ci sarà dentro?

A breve, anzi brevissimo, ci saranno delle novità di cui ancora non posso parlare.

— Onda Musicale

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