Recensioni e Interviste

Angelo Iannelli si racconta al nostro giornale. Ecco l’intervista

Dopo l’excursus nel pop ironico e giocoso effettuato con l’ultimo singolo Poema vocale, il cantautore romano Angelo Iannelli riabbraccia melodie e atmosfere indie pop più notturne e malinconiche sul nuovo brano Malbene, in uscita il 14 ottobre 2021.

Il pezzo è stato prodotto dai fratelli Alessandro e Francesco Cosentino (noti per il loro lavoro con Ariete e Franco126 fra gli altri), ed è stato per così dire fortemente influenzato dalla professione di Iannelli, che quando non indossa i panni del cantautore fa il professore di lettere in un liceo. Il titolo del brano è infatti un arcaismo da tempo scomparso dal vocabolario italiano: “malbene” vuole indicare, secondo l’accezione che ne dà l’artista, uno stato d’animo che non sia superficialmente catalogabile in termini positivi o negativi, per quelle notti in cui c’è bisogno che qualcuno ti stringa la mano nonostante tutto.

“Malbene” racconta una storia molto moderna ma la sua ispirazione è addirittura medievale. Ci racconti meglio come è nata l’idea di chiamare così il singolo?

Cercavo un titolo che potesse aggiungere un significato al testo del brano, che potesse suggerire un’interpretazione aggiuntiva e parallela a quella sentimentale.

Musicalmente “Malbene” è un singolo che si situa vicino a sonorità indie pop. Qual è l’autore nella letteratura italiana che secondo te avrebbe apprezzato maggiormente un brano come questo?

Magari sarebbe piaciuta a Torquato Tasso, a Umberto Saba e a Giacomo Leopardi. Chissà…

È davvero uguale stare bene e stare male come dici nel testo?

Si respira un certo nichilismo, senza dubbio. Mi viene in mente una poesia di Ungaretti che mi rappresenta molto: “Tra un fiore colto e l’altro donato / l’inesprimibile nulla”.

Il tuo singolo precedente “Poema Vocale” era un brano molto più ironico e giocoso. Quale dei due è l’Angelo Iannelli più vicino al reale?

“Poema vocale” e “Malbene” rappresentano due lati molto diversi della mia interiorità, che spero possano coesistere ancora per molto tempo.

Com’è stato lavorare con nomi noti del panorama musicale indipendente italiano come i fratelli Cosentino, noti per il lavoro con Ariete e Franco126?

C’è stato sin da subito molto feeling sulle scelte artistiche, e non è affatto una cosa così scontata.

Al tuo lavoro di cantautore affianchi quello di insegnante, ma anche di attore e autore teatrale. Dove trovi il tempo e l’energia per seguire così tanti progetti insieme?

Dormo molto poco, tutto qui!

Hai qualche progetto in vista da qui alla fine dell’anno?

Vorrei dedicarmi alla scrittura di un nuovo romanzo.

— Onda Musicale

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