Recensioni e Interviste

Intervista a Gabryel per l’uscita del singolo “Se me la dai”

Gabryel

“Se me la dai” è il singolo d’esordio di Gabryel, accattivante ed emozionale.

Sebbene il titolo, di primo acchito possa dare adito ad una interpretazione più materialistica, un ascolto attento fa emergere un messaggio profondo, l’anelito dell’artista ad un amore ricambiato,  il  desiderio e la speranza di essere amato sopra ogni cosa. Nel  testo trova espressione il  sentimento di un ragazzo come tanti, con tutti i dubbi e le incertezze dell’età. Un brano riflessivo, dalle sonorità pop 3.0, che “surfano” su waves internazionali, e in cui le melodie, fresche e reali, sono accompagnate da note di chitarra classica e pianoforte.

Il desiderio di essere amati emerge nel susseguirsi delle sequenze colorate del videoclip  per la  regia e direzione creativa del video  di Mommo Sacchetta, che ha sposato il progetto di Gabryel, fin da subito, riconoscendone doti artistiche e originalità

Ne parliamo con Gabryel, il giovane cantautore.

Raccontaci come è nato “Se me la dai”

L’ho scritto dopo aver vissuto dei momenti  in cui mi sentivo, inizialmente, non all’altezza nei confronti di una ragazza. Il testo è uscito di getto, due anni fa a Londra. Ho voluto dare un titolo forte anche se all’ascolto, poi, si comprende tutt’altro. È semplicemente una richiesta di speranza. Sperare di poter ricevere passione e amore da una Lei che, a livello sociale, è molto diversa, e poter a mia volta riuscire a darle tutto quello che ho. Il video, a seguire,  è stato lavorato in compagnia di professionisti, quindi è stato tutto molto semplice. La direzione artistica era in mano a Mommo Sacchetta, e devo dire che ha captato subito il messaggio del testo, riuscendo a riproporre, al meglio, la parte scenografica. Tutto questo con l’aiuto di Mario Tirelli, di MT Community, e il direttore della fotografia Xu Ruichi.

Come ti sei avvicinato alla musica?

Con una famiglia di cantanti e musicisti per me è stato semplice entrare in questo mondo.  Ho iniziato a scrivere a 14 anni le prime barre, per dare libero sfogo ai pensieri che mi giravano nella testa. Mi sono fatto le “ossa” cantando live ad alcuni concerti organizzati in piscine, pub e piazze della zona. Successivamente ho aperto i concerti di artisti affermati nella scena italiana, prima di trasferirmi a Londra, dove ho vissuto per 4 anni. Dal 2016, sono diventato supporter prima dei live, aprendo i concerti, appunto, di artisti del calibro di Tedua, Rkomi, Vegas Jones e  Lazza. Tornato dall’Inghilterra ho conosciuto il mio produttore attuale Faffa.

Attualmente quali sono le tue collaborazioni?

Attualmente collaboro con il mio produttore Faffa, Alessandro Fava, il quale riesce a rendere viva ogni canzone a cui lavoriamo. Siamo sempre concentrati in studio perché abbiamo degli obbiettivi: sono stato fortunato ad averlo conosciuto. Inoltre, sto lavorando con il mio team di cui fa parte la casa discografica “Quelli come noi” di Simona Ubbiali, che è anche la mia Co-manager. Le persone che mi affiancano hanno creduto molto nelle mie qualità e spero di ripagarli per la fiducia che mi hanno dato.

A cosa stai lavorando?

Stiamo lavorando a vari singoli. “Se me la dai” è già su tutte le piattaforme digitali. Attendiamo e osserviamo come procede. Per il futuro ci penso spesso, a volte penso più ad organizzare il mio futuro, che a godermi il presente. 

— Onda Musicale

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