Recensioni e Interviste

Intervista a Cosimo “Zanna” Zannelli

“Ogni possibile imperfezione” è il nuovo disco di Cosimo “Zanna” Zannelli, ex Marla Singer e con alle spalle numerose collaborazioni prestigiose.

Lo abbiamo intervistato. 

Ciao Zanna. Partiamo dalla tua carriera solista. Anni ad accompagnare musicisti di grande fama e poi la svolta: perché da solo?

Ciao ! Sin dai tempi dei Marla Singer ho alternato progetti originali al ruolo di “turnista” e giá con I SOCI avevo realizzato due Ep occupandomi di musiche e testi. L’esigenza di espormi definitivamente con  una mia poetica era latente, ho impiegato  Il tempo necessario a trovare un equilibrio tra forme e contenuti che mi soddisfacesse.

“Ogni possibile imperfezione” è il tuo nuovo disco. Ci spieghi il titolo?

È un parallelo fra l’imperfezione umana e quella che rende autentici gli oggetti di artigianato, come indicato nelle etichette che li accompagnano. Nel difetto c’è la verità, siamo esseri perfettibili e meravigliosamente originali, diversi gli uni dagli altri, ognuno usato, più o meno meravigliosamente rotto.

Come e quando hai composto le canzoni di questo nuovo album?

Alcuni frammenti erano tentativi parcheggiati da anni, imperfezioni a loro volta…È stato catartico ogni cerchio che si è chiuso intorno a loro, un viaggio nel tempo meraviglioso, realizzato da attese pazienti. Altri brani sono nati in questi ultimi due anni, Alcuni alla chitarra, altri al pianoforte.

“Una danza” apre il disco ed è anche il primo singolo. È anche il brano a cui sei più legato?

Sono legato a tutti quanti, questo disco è stato un viaggio decisamente più profondo rispetto a “Strade Secondarie”. “Una Danza” rappresenta uno dei momenti chiave, senza dubbio.

Hai in previsione altri singoli? Ci anticipi qualcosa?

Ho in previsione altri singoli ma non vi svelo nulla, così non vi rovino la sorpresa e sono libero di cambiare eventualmente idea.

Vedendo la situazione complessiva, che funzione pensi abbia la musica al giorno d’oggi?

La musica intrinsecamente ha sempre la stessa funzione. È un mezzo di espressione e comunicazione che può connettere, attraverso varie forme più o meno elevate, artista, universo e fruitore, intellettualmente ed emotivamente. Questo puó avvenire anche fuori da qualsiasi mercato. Chi decide invece di prendere parte all’aspetto commerciale, sia esso creativo/venditore, agente di commercio o fruitore, declinerà le proprie intenzioni ed azioni secondo il suo libero arbitrio e le sue priorità…Che queste priorità subiscano le dinamiche sociali dominanti va da sé, che tali dinamiche oggi non siano esattamente profonde ed intellettuali, va altrettanto da sè…Ma niente vieta ad un artista di esercitare la propria onestà intellettuale e di essere il primo a mostrare coraggio nel proporre qualcosa di originale…Così come niente vieta ad un imprenditore nel settore di avere un approccio filantropico o al pubblico di ricercare qualcosa di diverso da ciò che è prevalente. La volontà può tutto.

Hai ripreso l’attività live? Hai qualche data già fissata per l’estate?

Un paio già fissate ed altre in via di definizione…Per la prima volta in vent’anni di carriera mi confronto esclusivamente con la dimensione di artista, piuttosto che di strumentista…E ciò mi dà motivazioni enormi, è una sfida affascinante e parzialmente folle, per questo esaltante. 

Che cosa ti auguri per il resto del 2022?

Parafrasando Battiato e De Andrè, mi auguro che il mondo torni a quote più normali e che il letame possa generare tutti quei fiori che il diamante non sa…Così da poterli contemplare col cielo.

— Onda Musicale

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