Recensioni e Interviste

Intervista a Veronica, giovane artista che sta provando a farsi spazio nel mondo del pop

Veronica è una giovane artista che sta provando a farsi spazio nel mondo del pop grazie a singoli e video di grande impatto visivo che trattano temi molto delicati. “Vivarium” è il suo nuovo video, in uscita venerdì 22 aprile.

Ciao Veronica. Ci racconti il tuo progetto musicale fin qui?

Ciao a voi! Il mio progetto è nato nel 2020 con “Kaleidoscopio”, un brano che racconta la mia esperienza con il bullismo. Dopo la pubblicazione del singolo mi sono resa conto che molte persone si sono sentite rappresentate dalle mie parole e, per questo motivo, ho voluto continuare a parlare di sociale, proponendo ai miei ascoltatori un progetto in grado di parlare ai miei coetanei attraverso la musica pop. Nel mio secondo singolo, “Wonder Woman”, ho affrontato l’argomento della parità di genere, in “Acustico”, invece, ho raccontato la storia di mio cugino Desio, un ragazzo autistico e in “Vivarium” parlerò di cambiamento climatico. Il mio percorso mi ha portato su palchi che qualche anno fa non avrei mai sognato di calcare, come il palco del Premio d’Aponte, e di aggiudicarmi un premio al Festival “Tulipani di Seta Nera”. Inoltre, ho anche avuto il piacere di aprire concerti di artisti come Fulminacci e Giorgieness.

La tua nuova canzone, “Vivarium”, si occupa direttamente dei disastri che il nostro pianeta sta vivendo. Come nasce?

“Vivarium” è un brano che ho scritto per la “Giornata Mondiale della Terra”. Ho voluto raccontare del disagio che ci circonda, un disagio sociale che si ripercuote con conseguenze catastrofiche sul nostro pianeta. Tutt’ora, nonostante i numerosi cataclismi irreversibili a cui abbiamo assistito inermi, come testimoni silenziosi, il cambiamento climatico viene trattato come un argomento qualsiasi, come una favola utilizzata dai media per spaventarci, che viene riproposta ogni aprile per fare ascolti. Nel brano ho voluto la storia di un alieno, che a causa di un atterraggio di emergenza si ritrova sulla Terra del 2020. Questo spaesato E.T. , nel corso del brano, si ritrova a dover fare i conti con un essere umano, “insetto con le mani”, che non usa le parole per agire, ma per nascondersi e per evadere da ciò che lo circonda, ovvero una fine preannunciata, dal quale potremmo salvarci con una maggiore consapevolezza di ciò che sta accadendo nel mondo.

Ci racconti qualcosa anche del video che la accompagna?

Il videoclip è stato girato nel Lazio, presso il Parco del Veio. Ho voluto letteralmente trasportare l’alieno del brano nella realtà, dando all’ascoltatore la possibilità di vedere con i propri occhi il messaggio che ho voluto comunicare con questo progetto.

Le tue canzoni sono sempre accompagnate da clip particolarmente elaborati. Ti trovi bene nei panni di attrice?

Diciamo che fare l’attrice non era nei miei piani, ma mi diverte molto. Interpretare personaggi che vivono nella mia testa e avere la possibilità di trasportarli sullo schermo è una delle cose che più amo fare di questo mestiere.

A quando un disco?

Spero presto! Ho appena firmato con la mia prima etichetta e speriamo mi vogliano bene abbastanza da permettermi di fare un disco xD!

— Onda Musicale

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