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“Ritmico non ritmico”: il nuovo lavoro discografico di Max Fuschetto

Il poliedrico compositore Max Fuschetto ha presentato mercoledì 25 maggio alla Domus Ars di Napoli – in prima nazionale – il suo nuovo disco “Ritmico non ritmico” (NovAntiqua Records, 2022).

Ad accompagnarlo, Enzo Oliva al pianoforte, Pasquale Capobianco alla chitarra elettrica e Donato Zoppo alle letture. L’evento è stato presentato da Enzo Amato, direttore artistico della Domus Ars – un prestigioso centro culturale situato nel cuore di Napoli – ed ha aperto la stagione concertistica dell’Associazione Domenico Scarlatti.

Le dichiarazioni

Ho il piacere e l’onore di conoscere Max Fuschetto ormai da diversi anni. Questo lavoro si pone sulla scia degli ultimi suoi lavori discografici, presentando una particolarità: l’abbandono della melodia vista come “ritmo”. “Ritmico non ritmico”. Che cos’è il ritmo? È un ordine di moto, e talvolta noi non vediamo il moto nella melodia, anche se essa afferisce sempre al ritmo. Nel nuovo lavoro di Max c’è proprio questa commistione tra un “ritmo” e un “non ritmo”, che non è neanche rappresentato da un vuoto, bensì da una conversione del ritmo in spazi sonori in cui il ritmo non si percepisce. La parte ritmica è sempre affidata al pianoforte, che ha il ruolo di determinare questi due piani – il ritmo e la melodia – che camminano in maniera separata, ma, allo stesso tempo, in maniera unita. Musica molto bella, particolare ed emozionale.

(Enzo Amato)

Per me è un grandissimo onore essere qui per presentare “Ritmico non ritmico”, il nuovo disco di Max Fuschetto. Ho il piacere di conoscere Max da molti anni, sia artisticamente che umanamente, e ciò mi permette di avere quella posizione giusta per capire il suo modo di affrontare, attraversare ed intendere la musica. Mi piace molto pensare alla musica di Max come una sorta di processo che, per essere compreso per bene, va ascoltato e vissuto album dopo album. Il filo conduttore che lega tutti i lavori discografici di Max è quello della memoria: del passato, ma anche del futuro. Con “Ritmico non ritmico” troviamo una sguardo verso il passato recente, quello dell’arte contemporanea: Jackson Pollock e Paul Klee. In aggiunta, c’è uno sguardo da compositore verso il futuro.

(Donato Zoppo)
Le foto
La presentazione del disco

Una presentazione molto originale: la lettura da parte di Donato Zoppo di alcuni testi di Yeats, Zolla, Deleuze e Zeichen, oltre a “Camminavi” dello stesso Fuschetto, contenuta nel booklet del disco, ha impreziosito l’esecuzione di alcuni dei brani presenti del disco – “Number 1”, “Number 3″, Number 5”, “Trame”, “A Lucio B.”. In più, Donato ha rivolto delle domande inerenti al disco allo stesso Max, il quale ha commentato così:

I brani di “Ritmico non ritmico” non nascono da melodie, ma dall’elaborazione di piccoli motivi, che possono essere, ad esempio, rappresentati da mattoncini: nel modo in cui, poi, i suoni vengono messi l’uno dietro l’altro, nasce una musica piuttosto che un altra. Per uscire fuori dai parametri stringenti di un arte, utilizziamo delle analogie: la linea nella pittura può diventare il suono lungo; il punto, invece, il suono breve. Quindi, ci sono delle coordinate che legano le varie forme d’arte, o di vita.

(Max Fuschetto)

L’eclettico artista napoletano, inoltre, ha inserito in scaletta anche tre composizioni inedite: “Subway Station”, “Amaranta”, “Oblique Blue Town”. Tali brani faranno parte di un nuovo lavoro discografico, a dimostrazione di una visione artistica proiettata sempre al futuro, come un “flusso” inarrestabile.

“Ritmico non ritmico”

“Ritmico non ritmico” non è solo un semplice titolo di disco; è un qualcosa che va oltre la struttura tangibile di un supporto fisico o di note suonate. I brani eseguiti dal trio Fuschetto-Oliva-Capobianco sembravano uscire fuori dai comuni schemi esecutivi, lasciando al pubblico la capacità intrinseca di vivere al momento e nel momento, interfacciandosi con la propria individualità. Ed è per questo che il suo nuovo lavoro è un disco che, in un modo o in un altro, arriva all’ascoltatore, grazie alla bravura compositiva di un’artista che sa come interagire sia emotivamente che musicalmente con chi gli sta attorno, creando quel “flusso empatico” che valorizza la delicata relazione tra ascoltato ed ascoltatore.

Riferimenti
Max Fuschetto – A Lucio B. (feat. Luca Aquino)
Max Fuschetto | A Lucio B. | ft.Luca Aquino

— Onda Musicale

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