Recensioni e Interviste

In occasione dell’uscita di “In Purgatorio” conosciamo meglio gli AUGE: l’intervista

foto band

La band è formata da Sara Vettori (basso), Matteo Montuschi (chitarra), Mauro Purgatorio (voce, synth e programmazioni addizionali). L’album esce su Cd e Lp per Vrec Music Label.

Descrivete la vostra band in 5 righe. Da dove provenite ed il genere che proponete. Dateci dei riferimenti ad artisti a cui vi ispirate

Siamo gli AUGE, una band Rock Dark Wave nata nel 2019, proveniente da Firenze, città regina della New Wave negli anni ’80, genere al quale associamo il grunge, l’elettronica, il trip hop, la canzone rock italiana. Se dovessimo citare artisti che hanno segnato la nostra formazione, tra i tanti diremmo Joy Division, Peter Murphy, Mad Season, Soundgarden, Mark Lanegan, Massive Attack, Portishead, David Bowie. Tra gli italiani faremmo prevalere sicuramente Faust’ò, Lucio Battisti ed i Litfiba di Desaparecido e 17 Re.

Cosa vi spinge a fare musica?

L’urgenza di dover comunicare ciò che sentiamo. Siamo convinti che esista un luogo immateriale, forse un paradiso delle canzoni e ciò che ci accomuna è riuscire ad intercettare questa galassia. Così, quando entriamo in contatto con essa e ritorniamo sulla terra, ecco che per noi tre inizia una febbrile attività di creazione, volta a dare una forma quanto più vicina possibile a quella intuizione; arrangiamento, testo, melodia e ritmica si fondono per dare libero sfogo a questa nostra necessità.

Perché avete intitolato il disco così?

L’album contiene otto canzoni originali e la cover “Anima Latina” del duo Battisti/Mogol. In quelle vengono narrate storie di anime perdute nei solchi della loro pelle, che vivono il quotidiano indossando faticosamente la divisa che hanno scelto. Nascondono abissi profondi, gemiti e desideri, ma non rinunciano alla possibilità di una redenzione. Osservarle vivere in questa sorta di purgatorio terreno ci ha fatto propendere per questo titolo, anche in considerazione del cognome di un membro della band.

Qual è il brano dell’album a cui siete più affezionati (ogni membro della band può dire il suo)

Matteo: In auge

Sara: In auge

Mauro: L’avvento

Raccontateci un aneddoto sulla realizzazione del disco.

Quando abbiamo deciso di cercare un produttore alle nostre canzoni abbiamo subito pensato a Flavio Ferri. Così una notte, mentre eravamo in studio, lo abbiamo contattato via social. Con nostra enorme sorpresa rispose immediatamente e ci demmo appuntamento per parlare la mattina seguente. Ci sentimmo via whatsapp, poiché eravamo in piena pandemia e lui abita a Barcelona; fu una telefonata di oltre due ore cui seguirono altre interminabili nelle quali parlammo di tutto, non solo di musica. Quella fu la scintilla umana alla quale seguì quella artistica che fece nascere la nostra collaborazione con il musicista Flavio Ferri.

Che farete nei prossimi mesi?

Prossimamente usciranno per la VREC, la nostra etichetta, altri tre singoli corredati da relative videoclip di canzoni estratte dal nostro album. Abbiamo date con le quali promuovere il nostro disco e parallelamente inizieremo a pensare alle canzoni del nuovo album degli AUGE. Durante la produzione avevamo già preprodotto alcune nuove tracce; inizieremo con il rivisitare quelle per dirigerci poi verso nuove creazioni.

Qui l’articolo di presentazione dell’album “In purgatorio”.

— Onda Musicale

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