Dal 17 giugno è disponibile sulle piattaforme digitali e in rotazione radiofonica “Agay”, il nuovo singolo di Darman con il featuring di Christian Lisi alle congas.
Gli abbiamo rivolto alcvune domande. Ecco cosa ci ha risposto
Come descriveresti la tua musica?
“Innanzitutto grazie per voler approfondire la mia arte. Venendo alla domanda, credo che la mia musica si possa descrivere così: intima e luminescente. Intima, perché quando scrivo le canzoni metto a nudo il mio mondo interiore, regalandolo a chi mi ascolta che, a sua volta, costruisce un suo mondo metabolizzando e adattando i contenuti al proprio modo di essere e di vedere il mondo. Luminescente perché l’intimità che mostro è una forma di apertura universale. Solo mostrandosi per ciò che si è, nel mio caso per mezzo dell’arte musicale, si può sperare di emozionare e illuminare chi ti ascolta e sperare che, una volta finita una canzone, ci si senta meglio e più completi rispetto a prima.“
Raccontaci il tuo nuovo progetto
“Agay è il primo singolo che ho scelto come portabandiera del nuovo album che si intitola Rifugio e che vedrà la luce in autunno. E’ un disco acustico, figlio di questi ultimi due anni che mi hanno visto riscoprire un rapporto estremamente simbiotico con la chitarra acustica, per quanto le persone che mi seguono hanno familiarizzato maggiormente con il mio rapporto con quella elettrica. E’ stato bellissimo rimettermi in gioco negli arrangiamenti di un disco acustico e sono molto contento del risultato ottenuto, per merito anche dei miei collaboratori Christian Lisi e Nick Petersen.“
Da dove prendi l’ispirazione quando lavori su nuove canzoni?
“Mi definisco un cantautore ispirazionale. Le mie canzoni vengono fuori quando vogliono loro. Il mio compito è affinare la tecnica di saper riconoscere quando la scintilla artistica sta arrivando e cercare di saperla tramutare in parole e musica, cercando di far continuare a vivere la magia dell’attimo in cui tutto è stato generato.“
Che tipo di emozioni provi quando incidi un brano e quando invece lo canti dal vivo davanti ad un pubblico?
“Sono sicuramente due emozioni diverse. Quando si incide c’è l’aspettativa, la curiosità di sapere come le persone reagiranno a una nuova canzone. I momenti in studio sono speciali perché si cristallizza un percorso di vita in pochi giorni. E’ meraviglioso. Il live è sicuramente il momento emozionalmente più elevato, perché cantare le canzoni e sentirle cantare anche dagli altri è un’esperienza mistica. L’energia dei concerti è un qualcosa di incommensurabile.“
Prossimi progetti?
“Ora ci godiamo l’estate con Agay di sottofondo, i concerti dell’Eunomos Tour 2022 e poi ci prepareremo per le prossime tappe che porteranno all’uscita di Rifugio.“