Il 15 giugno 2022, per Record Y, è uscito “Line Up”, il nuovo singolo del progetto YLYNE. Un nuovo capitolo per la creatura elettronica dell’estroso musicista Frank Martino.
Il singolo di Ylyne segue la pubblicazione del nuovo album manifesto di un genere “Odd Music Dance”. Il brano fonde il suono della dance music, dub e ritmi di derivazione africana a progressioni ipnotiche ed è stato interamente prodotto e registrato live con synths, drum machines e campionatori.
Frank Martino è chitarrista, compositore e produttore, un musicista eclettico perfettamente a suo agio con il rock, l’elettronica ed il jazz. Da oltre dieci anni si dedica alla contaminazione tra jazz e musica elettronica, portando quest’approccio all’interno di vari progetti, da leader e da sideman, incidendo per diverse etichette italiane. Con il suo gruppo, Disorgan, pubblica tre dischi per l’etichetta pugliese Auand Records. Come producer ha pubblicato due EP e due dischi con il progetto YLYNE.
Abbiamo parlato del 2021, suggestioni e della nuova Record Y.
Cos’è successo dopo la pubblicazione del tuo album più recente “Odd Music Dance”?
«Per i musicisti il 2021 è stato un anno difficile come il precedente, quindi a parte in estate, è stato molto difficile riuscire a suonare, soprattutto in ambito di elettronica. Personalmente, ho utilizzato molto questo periodo di stasi per studiare tecniche di produzione musicale e migliorare dal punto di vista del mixaggio e del mastering. Per un producer ritengo sia molto importante avere competenze in questi ambiti, al meglio possibile.»
Da dove derivano le suggestioni africane che ritroviamo in “Line Up”, il tuo nuovo singolo?
«Sono campionamenti ambientali di percussioni, rielaborati e adattati all’interno del brano che ha un impianto base tutt’altro che di derivazione africana. Questo crea un contrasto che mi interessa parecchio e su cui vorrei continuare a lavorare.»
Ci racconti la genesi di Record Y, l’etichetta che hai fondato?
«Certamente: negli anni ho spesso seguito artisti indipendenti e realizzato per loro le strumentali dei brani, arrangiamento e produzione artistica. A Marzo 2020, in pieno lockdown, ho pensato di voler trovare un modo per poter produrre artisti scelti da me, creando un contenitore che nel tempo possa avere una forte identità, pur rispettando le differenze dei singoli artisti. Ho proposto la cosa a Luca Scapellato (LSKA), musicista e visual artist che segue il progetto YLYNE occupandosi dei videoclip e i visual dal vivo; Luca ha iniziato ad affiancarmi in studio, oltre ad aver realizzato il logo dell’etichetta. Esattamente un anno dopo, Marzo 2021, abbiamo aperto i battenti con un brano di Sarah Stride e da ottobre usciranno i primi dischi realizzati nel mio studio. L’etichetta è divisa in due sezioni: Voci, che raccoglie la musica di stampo cantautoriale, e Suoni, che sarà contenitore di musica strumentale elettronica più o meno sperimentale e di crossover tra i generi. Siamo ancora in fase embrionale, ma al momento è un impegno molto gratificante.»
Quanto ti ha aiutato la scena veneta per il tuo progetto musicale?
«Non saprei quantificare esattamente, ma di certo ho avuto modo di entrare in contatto con tantissimi musicisti con cui confrontarmi e realtà musicali stimolanti che mi hanno permesso di esibirmi e testare dal vivo il progetto.
Soprattutto per quanto riguarda il livello di interazione tra la musica ed i visuals, negli ultimi anni abbiamo sviluppato molto questo approccio, lavorando in sync.»
Come proseguirà la tua estate?
«A parte un paio di settimane di stacco nelle mia Sicilia, il resto sarà dedicato a concerti, produrre nuova musica, organizzare le uscite dell’etichetta e… affrontare le insidie burocratiche che si nascondono dietro tutto questo, ma preferisco non pensarci, eh eh».