I Doctor Mama sono una blues band italiana che recentemente ha realizzato il suo primo disco dal titolo “Shelter”.
Dopo averlo ascoltato con attenzione abbiamo avuto la conferma (gia lo sapevamo) che in Italia è ancora possibile produrre della buona musica, senza arrovellarsi troppo il cervello. E’ quello che hanno fatto i Doctor Mama che hanno realizzato un CD di 10 tracce una più interessante dell’altra, creando delle atmosfere blues, lunghi fraseggi di chitarra, interessanti insert di fiati e – nel suo insieme – un ottimo assemblaggio fra musica e voce.
Ecco la nostra recesione
- Higher Soul. Traccia di apertura del disco. Si tratta di una brano ben concepito con le chitarre protagoniste che producono un bel sound rock blues che ricorda –a tratti – il buon sano rock anni 90.
- Ful Time Lover. Si tratta della cover di una brano di Jimmie Vaughan, fratello del pià conosciuto Steve Ray. Bel blues, dal ritmo lento e struggente in cui la chitarra si mette bene in evidenza.
- A Deserts Call. Ritmo quasi ipnotico per la terza traccia del disco che tuttavia non smette di proporre un sound ricco di blues.
- Blues for a Friend. Bell’interpretazione di questo blues in stile classico in cui chitarra e voce si amalgamo bene fra loro.
- Right Next Door. Altra bella traccia di questo disco che dimostra che è ancora possibile (e auspicabile) produrre buona musica.
- 1000 miles. Interessante blues lento dal bel groove in cui chitarra e hammond si sposano alla perfezione.
- Feel So Blue. Bel groove in questo brano dove, semplicemente, gli strumenti e la voce sono ben coordinati fra loro. Il risultato è una traccia da ascoltare con piacere.
- A Troubled Story è un brano lento, quasi una ballad, in cui si evidenzia molto bene la natura di questa band che sa creare molto bene atmosfere rock blues.
- Shelter. Si tratta della nona traccia del disco, nonché della title track. Ancora una volta ascoltiamo un brano piacevole e ben suonato, che ci è piaciuto molto.
- Til The End of Days. Decimo e ultimo brano del disco in cui la band sembra voler sperimentare sonorità differenti e tendenti al jazz.