I Doctor Mama sono una blues band italiana che recentemente ha realizzato il suo primo disco dal titolo “Shelter”.
Li abbiamo contattati per rivolgere loro alcune domande. Ecco l’intervista.
Quando nasce il vostro progetto musicale?
“Il progetto Doctor Mama nasce all’inizio del 2018.“
A chi vi siete ispirati (o vi ispirate ancora) nel vostro percorso di crescita musicale?
“L’ispirazione principale è stata sicuramente il sound (più delle canzoni) di Eric Clapton. Per il semplice motivo.che è uno di quelli che ha attraversato i diversi linguaggi del blues , dal delta al chicago blues, al Blues Inglese di derivazione Americana degli anni 70 , al più moderno e recente , per intenderci , dagli anni 90 in poi.“
Ascoltando il vostro disco “Shelter” si sente molto chiaramente la vostra vocazione blues. E’ davvero cosi?
“Shelter è nato, nelle nostre intenzioni, come un disco di blues. Il fatto è che i quattro musicisti che fanno parte dei Doctor Mama, vengono dalle più disparate esperienze. Si è creata quindi un’alchimia speciale che ci ha permesso di scrivere ed arrangiare i brani originali senza vincoli di sorta e , soprattutto, senza pensare se tutto fosse veramente del blues. In questo modo tutti ci siamo sentiti coinvolti ed il risultato ci soddisfa in pieno.“
Come nasce il nome della vostra band?
“Il nome della band è nato dalla fusione di due storiche band vicentine : I Doctor Wu che hanno suonato più di mille date in circa trent’anni di attività, e gli Yummy Mama, band che ha suonato in lungo ed in largo per decenni.”
Che cosa pensate dello stato di salute della musica italiana?
“Per quanto riguarda lo stato di salute della musica Italiana, la mia opinione è più generale, nel senso che vedo da tempo poca programmazione, poca energia, pochissima voglia di cultura. La musica è quella a farne le spese maggiormente ,a mio modo di vedere. Quello che succede di positivo , passa essenzialmente da associazioni culturali no profit , fatte da persone che si sbattono per organizzare eventi che attirino un pò di gente fuori dalle case. Ad esempio, il 2 settembre scorso, abbiamo suonato prima di Vasti Jackson band , dal MIssissippi, e fatto assieme a loro una jam finale, grazie all’associazione Majoris di Montecchio Maggiore, con cui collaboriamo da anni. Non vedo nessuno degli addetti ai lavori darsi da fare per aiutare la musica ed i musicisti “minori” . Minori solamente perchè magari propongono musica originale, o di nicchia, o non conforme alle regole di ciò che deve essere passato in radio, o nei negozi.”
In particolare, come vi descrivereste per presentarvi a chi non vi conosce?
“Presentare i Doctor Mama oggi è abbastanza semplice. Siamo quattro ex ragazzi che ancora inseguono la magia della musica, del fare prove , dello scrivere canzoni , dello stare assieme sapendo di avere qualcosa di meraviglioso in comune, senza pensare a dove potremmo arrivare o cosa ci potrebbe accadere con la musica. Non ci siamo ancora stancati di caricare le auto , fare strada e strada per il nostro sogno che è quello di portare il nostro entusiasmo , la nostra energia e, perchè no, un pò di cultura in ogni angolo dove si possano collegare degli amplificatori, un microfono e via…I Doctor Mama sono composti da Leonardo Sabadin, chitarrista, cantante e autore di alcuni brani, Nicola Filotto al basso e alla voce, autore di tutti i testi originali e di alcuni brani musicali, Alberto Boschetti, tastierista ed arrangiatore della band, Beppe Castegnaro, batterista preziosissimo ed equilibratore, colui che spesso trova la soluzione per finire un pezzo, o ricerca fino a trovarlo, il groove giusto per il brano.”
Che progetti avete per il futuro?
“Nei progetti futuri della band, c’è il desiderio di allargare gli orizzonti per non suonare sempre negli stessi posti. Abbiamo bisogno di confrontarci con realtà più importanti e stiamo contattando promoter, festival blues, locali importanti cercando di raccogliere date un pò più importanti di quelle fatte finora. Inoltre stiamo già scrivendo nuovi brani per il seguito di Shelter.”