Recensioni e Interviste

Parola ai libri!…con Marco Bracci

In occasione del 50esimo anniversario dell’uscita di The Dark Side of the Moon – l’iconico album dei Pink Floyd – intervistiamo lo scrittore Marco Bracci, autore dei libri “Da Modugno a X Factor. Musica e società italiana dal dopoguerra a oggi” e “THE DARK SIDE OF THE MOON. Viaggio nell’identità dei Pink Floyd”.

Libri molto diversi tra loro, ma che hanno in comune una ricerca, un’analisi ed una scrittura molto accattivanti. Nel dare la parola ai suoi libri, iniziamo proprio con “il viaggio nell’identità dei Pink Floyd”, pubblicato da Aereostella Editore nel 2013.

“THE DARK SIDE OF THE MOON. Viaggio nell’identità dei Pink Floyd” (Aereostella, 2013)

Cosa ti ha spinto a scrivere “THE DARK SIDE OF THE MOON. Viaggio nell’identità dei Pink Floyd”?

«Questa è un’altra storia, un altro viaggio: direi che non c’è un “cosa”, ma un “chi” mi ha convinto a scrivere questo libro, che sono riuscito a pubblicare proprio nell’anno del 40esimo anniversario dell’uscita dell’album. Sto parlando di Donato Zoppo, che penso non abbia bisogno di presentazioni. Accompagnai Donato – era il 2012 – a un concerto di BB King a Pistoia (Pistoia Blue’s), e durante il viaggio in auto tra Firenze e Pistoia parlammo di un saggio breve su “The Dark Side of the Moon”: lui mi incoraggiò a renderlo qualcosa di più, a pensare a una monografia e fu così che entrai in contatto – tramite Donato – con l’editore Aereostella di Milano che accettò la mia proposta editoriale. Fu per me un percorso complesso: dovevo distaccarmi dalla mia sfrenata passione da fan per i Pink Floyd e analizzare le loro vicende in modo quanto più obiettivo possibile; ma, al tempo stesso, ero elettrizzato dal fatto che avrei potuto analizzare “il viaggio dell’identità” narrato dalla band nell’album del 1973, utilizzando uno sguardo sociologico e per certi versi originale.»

Raccontaci un po’ del libro

«Posso dire che per i Pink Floyd “The Dark Side of the Moon” fu, non solo il vero inizio di una carriera “mainstream”, ma anche l’inizio della fine della band. Il libro analizza le vicende della band partendo dal contesto socio-culturale della seconda metà degli anni ’60 in UK, fino alla disgregazione del gruppo e delle amicizie tra i membri, soprattutto tra David Gilmour e Roger Waters, a cui fecero seguito alcune occasioni di riconciliazione, mancate o trovate, come quella del 2005 sul palco del “Live 8”, o come quella del 12 maggio 2011 alla O2 Arena di Londra in occasione del “The Wall Tour”, quando Gilmour riappare accanto a Waters per l’assolo di “Comfortably Numb”. Purtroppo, sappiamo che furono occasioni sprecate e false illusioni per coloro i quali speravano in una reunion. Nonostante tutto, però, potrei dire che i Pink Floyd, attraverso decenni di turbamenti e di scossoni, di drammi e di screzi, sono ancora presenti nell’immaginario collettivo fino a diventare vere e proprie icone.»

Marco Bracci con “THE DARK SIDE OF THE MOON. Viaggio nell’identità dei Pink Floyd“.

“Da Modugno a X Factor. Musica e società italiana dal dopoguerra a oggi” (Carocci, 2010)

Cosa ti ha spinto a scrivere “Da Modugno a X Factor. Musica e società italiana dal dopoguerra a oggi”? Cosa ti ha motivato nello scegliere Edoardo Tabasso come co-autore?

«Nel 2008 – quando insegnavo al corso di laurea in media e giornalismo e al corso di laurea magistrale in comunicazione strategica alla Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” dell’Università degli Studi di Firenze Edoardo Tabasso, amico e collega di lunga data, mi propose di scrivere una “storia sociale” della popular music in Italia; accolsi immediatamente il suo invito, innanzitutto perché ho sempre nutrito una profonda passione e un forte interesse scientifico per la musica; in secondo luogo, perché avrei potuto fare ricerca e analizzare un mezzo di comunicazione come la musica che ha assunto un significato sociologico determinante nel nostro Paese, soprattutto a partire dal cosiddetto “boom economico” e comprendere meglio la società italiana. Edoardo Tabasso risultò perfetto come compagno di viaggio in quell’avventura che ci condusse alla pubblicazione del volume nel 2010. Quindi, direi che io non scelsi Edoardo, e lui non scelse me, ma – diciamo pure – conoscendo ciascuno l’approccio e la sensibilità culturale reciproca, fu quasi naturale ritrovarsi a scrivere questo libro a quattro mani. Un progetto editoriale – ci tengo a ricordarlo – ideato, pensato e scritto non da due musicologi, ma da due sociologi della comunicazione e della cultura, interessati a ricostruire i passaggi storici tramite i quali la popular music in Italia è diventata sempre meno provinciale e sempre più ibrida dal punto di vista estetico – culturale e come settore industriale ed economico.»


Raccontaci un po’ del libro

«Come recita la prima parte del titolo, questo volume parte simbolicamente con la vittoria di “Nel blu, dipinto di blu” al Festival di Sanremo del 1958 e arriva alla prima decade degli anni 2000, caratterizzati dai talent show (come ad esempio, X Factor). In mezzo, ci sono 60 anni di storia italiana, di profondi mutamente socio-culturali, di svolte musicali, artistiche e tecnologiche, queste ultime davvero fondamentali per essere riuscite a segnare dei passaggi d’epoca. Si pensi ai “mezzi” e ai “device” che via via si sono presentati sulla scena e hanno permesso ai pubblici italiani di cambiare i loro gusti musicali e con essi le loro modalità di consumo: dal 78 giri, al 45, per passare poi al 33…alla musicassetta, al CD…. fino alle piattaforme online… per non parlare poi del ruolo svolto dalla TV, dalla radio, dai concerti; in pratica, la popular music in Italia – non solo quella italiana – ha accompagnato, e molto spesso anticipato, molti cambiamenti e, quindi, non può essere catalogata solo come fonte e motivo di intrattenimento. Sono solito dire che la musica impropriamente detta “leggera” è in realtà “pesante”, nel senso che ha sempre avuto un peso determinante da un punto di vista storico-sociologico. Il percorso di “Da Modugno a X Factor” è anche quello che parte con la musica materiale (dischi, copertine…) e arriva alla musica de-materializzata. Molto altro potrei raccontare del libro, ma voglio lasciare una porta socchiusa e permettere a chi si fosse incuriosito di aprirla e iniziare il proprio personale viaggio.»

Marco Bracci con “Da Modugno a X Factor. Musica e società italiana dal dopoguerra a oggi“.

Marco Bracci

PhD in Sociologia della comunicazione (Università di Firenze), è adjunct professor in materie sociologiche presso importanti programmi universitari Study Abroad a Firenze. Tra le sue pubblicazioni sulla popular music: Nel blu, dipinto di blu: storia e consumo culturale di un brano “Made in Italy”. Da Sanremo 1958 ai Grammy Awards (in corso di pubblicazione); Stil Novo. The legendarily adventurous route of Italian music in search of pop(ular) maturity (con E. Tabasso), Viella, 2018; THE DARK SIDE OF THE MOON. Viaggio nell’identità dei Pink Floyd, Aereostella, 2013; Da Modugno a X Factor. Musica e società italiana dal dopoguerra a oggi (con E. Tabasso), Carocci, 2010.

— Onda Musicale

Tags: Pink Floyd
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