404: la brit pop e quel profumo di gin. La nostra intervista - Onda Musicale
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404: la brit pop e quel profumo di gin. La nostra intervista

Decisamente un disco liquido, sottile nei suoni come nelle intenzioni di riportare a galla il grande brit pop (ma anche rock direi io) che dagli Oasis passando per i Verve ha segnato generazioni e mode.

Oggi ritroviamo tutto questo o in parte dentro l’esordio del duo romano a firma di Massimo De Bellis e Giuseppe Buongiorno: sono i 404 che sfornano in totale autonomia questo primo lavoro di inediti in studio dal titolo “Black glass of gin” che ovviamente ci vien voglia di spulciare tra le righe come nostro solito.

Devo dire che in prima battuta sento una enorme distanza tra la title track e il resto del disco. Una disco anni ’80 con il resto del mondo rock e nuovo folk inglese e americano. O sbaglio?

“In realtà abbiamo voluto dare varietà al nostro disco, abbiamo volutamente alternato nella tracklist canzoni diverse l’una dall’altra, per fare in modo che l’ascolto non sia mai monotono. Nel caso, poi, specifico di Black Glass of Gin, è sicuramente un brano con sonorità più disco che brit pop o rock, anche se nella realtà dei fatti anche questo avrebbe dovuto suonare così, ma poi una volta in studio si decise, anche sfruttando il testo estremamente “up” e dedicato a tutti coloro che si amano alla follia, di farlo diventare un brano danzereccio”.

Parliamo di produzione: come nasce un disco così ancorato al passato?

“Personalmente, essendo figlio della prima metà degli anni ’90 sono cresciuto a pane e Oasis, e credo sia stato abbastanza naturale il fatto che nel momento in cui ho iniziato a scrivere le canzoni queste abbiano preso un sound ‘90s. Anche se poi in realtà, come facevi notare in precedenza, ci sono anche canzoni disco anni ’80 o altre come Little Young Kid o Michelle Burnage con un sound da rock anni ’70”.

 
E il passato lo citate in modo didascalico oppure sentite di averlo preso a prestito solo nelle intenzioni?

“Per certi versi entrambe le cose, perché se è vero che la nostra ispirazione sono gli anni ’90, va anche aggiunto come abbiamo fatto ricorso in varie canzoni all’elettronica e al synth, in particolar modo in Mad Man e Absent. L’obiettivo era partire da sonorità passate per contaminarle con un tocco di futuro”.

Perfetta la timbrica di voce sottile che tanto mi richiama anche REM e PLACEBO… e qui sconfiniamo di ispirazioni dichiarate ma trovo che ci siano molto di loro… voi che ne dite?

“Ti ringrazio molto, sono due band che hanno fatto la storia della musica e personalmente i REM sono anche un gruppo che ho sempre apprezzato molto fin da piccolo, a casa ho tantissimi loro dischi. In realtà la cosa non era voluta, ma devo dire che anche altri tuoi colleghi hanno sentito queste “contaminazioni”. Quindi ben vengano assolutamente, ne siamo molto contenti”.

— Onda Musicale

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