Recensioni e Interviste

DESMA: memoria, tempo, rock e futuro imperfetto

Decisamente un brano che sposa l’epica conformazione del rock e l’industria futuristica del suono digitale. E qui i rimandi comodi ai Muse e a quel certo modo di fare glam che arriva dall’Inghilterra di inizio secolo (nuovo ovviamente), cadono tutti puntuali.

Incontriamo da vicino il rock alternativo e digitale dei DESMA e questo nuovo singolo dal titolo “Fuori dal tempo” che sinceramente affascina per il suo lato internazionale del progetto e ci incuriosisce in questo modo italiano di gestire la voce. Un sapore agrodolce che comunque, come ogni cosa, ci aspettiamo divida la critica e il pubblico in due grandi famiglie.

Noi indaghiamo e lasciamo a voi la palla…

Lasciar traccia significa anche fermarlo il tempo. Secondo voi stiamo andando comunque incontro alla perdita dell’uso della memoria?

“Sicuramente la tecnologia oggi ci dà accesso istantaneo a una quantità sterminata di informazioni che prima del suo avvento dovevano essere memorizzate. Quindi, probabilmente, ne facciamo un uso diverso, più “volatile” se vogliamo…”.

Pubblicare un brano oggi in qualche modo significa anche ficcarsi in un calderone dentro cui non c’è più memoria e testimonianza del passaggio… omologazione in ogni dove. Cosa ne pensate?

“La fruizione della musica è cambiata molto nell’era digitale e si è adattata ai ritmi frenetici della vita di oggi. Nonostante questo, esistono ancora, per fortuna, delle realtà che cercando di differenziarsi e proporre qualcosa di più di un brano “usa e getta” come si dice”.

La vostra elettronica ha un retrogusto molto vintage per molti aspetti. Non so cosa ne pensiate voi…

“Quello che cerchiamo di fare a livello musicale nei nostri brani è fondere le nostre radici che provengono dal rock con l’elettronica, quindi, probabilmente c’è qualche riferimento vintage. Ciò nonostante, l’obiettivo che ci poniamo è quello di proporre un sound attuale…prendendo ispirazione, perché no, anche da ciò che fa parte della storia musicale ma avendo sempre lo sguardo verso il mondo attuale”.

Il dietro le quinte di questo brano? Un nuovo inizio? Un nuovo disco?

“Parlando di “Fuori dal tempo” diciamo che è il brano con il quale siamo ritornati dopo qualche anno…quindi, si, possiamo definirlo un nuovo inizio. Ne approfittiamo per ringraziare i nostri fans che ci hanno atteso così a lungo per l’accoglienza calorosissima. Nei prossimi mesi pubblicheremo altri singoli e poi ritorneremo a suonare dal vivo perché è una cosa che ci manca davvero molto”.

Immaginiamolo per davvero: non avere memoria cosa significherebbe? Non potrebbe esserci musica in fondo… o quantomeno non servirebbe…

“La mancanza di memoria renderebbe difficilissimo, se non impossibile, costruirsi una identità, costruire sé stessi. Saremmo “rinchiusi nel presente” come diciamo nel brano e questo, probabilmente, non ci consentirebbe di vivere a pieno e godere dei piaceri della vita, tra cui c’è anche la musica”.

— Onda Musicale

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