Dall’album d’esordio ad oggi il progetto di Torso Virile Colossale ha raccolto ottime critiche e una fanbase sempre più ampia rendendosi protagonista di decine di concerti in location prestigiose come siti archeologi, musei e cinema.
Venerdì 11 Novembre 2022 è uscito “Mondo Peplum“, il nuovissimo album di Torso Virile Colossale, l’unico e originale progetto musicale alle prese con il mondo antico e con il Cinema Peplum. L’album esce a 5 anni di distanza dal disco d’esordio (Vol.1 – Che Gli Dei ti Proteggano) e fin dal titolo si riallaccia al Cinema Storico/Mitologico italiano con l’intento di evocarne l’immaginario e rendere omaggio alla sua forza visionaria ed ispiratrice.
Come per il primo disco tutti i brani sono composizioni originali in bilico tra la musica classica, la colonna sonora e il rock più muscolare e ancora una volta tutte le composizioni sono di Alessandro Grazian che di Torso Virile Colossale è ideatore e fondatore.
Abbiamo deciso di intervistarlo e abbiamo parlato con lui di algoritmi e playlist, boom economici e che cosa avrebbero potuto ascoltare gli antichi romani. Ecco com’è andata.
Quello che colpisce di più di Torso Virile Colossale è il fatto che sia un progetto completamente svincolato da ogni logica di mercato e distribuzione. Ti capita mai di avere un momento di incertezza e di pensare che forse non sia qualcosa di adatto a questi tempi così frenetici e incastrati nei dettami delle playlist e simili?
Personalmente creando Torso Virile Colossale non mi sono minimamente posto il problema di fare un progetto allineato alle logiche di mercato e distribuzione e lo dico senza clamore; del resto non sono né un uomo di marketing né un discografico, quello che faccio e che cerco di fare al meglio è scrivere musica, possibilmente originale. Sarò ingenuo ma il fatto che Torso Virile Colossale sia nato svincolato da qualunque strategia per me è un valore aggiunto. Le mode non si seguono sempre, a volte si creano. Qualcuno dovrà pure tentare ogni tanto di fare la prima mossa.
In sostanza, senti di esser stato e di esser tutt’ora coraggioso?
Non lo so, non mi interessava fare una prova di coraggio, mi stava solo a cuore fare una bella ‘prova di creatività’.
Leggiamo che questo disco è stato registrato durante un periodo molto ampio, avendo dovuto fare lo slalom tra le restrizioni della pandemia. Il fatto di averci messo così tanto ha influito in qualche modo sul risultato finale?
In realtà i brani prima di entrare in studio erano già scritti e arrangiati. Il tempo ha creato più che altro creato le condizioni per ponderare bene alcune scelte, trascrivere al meglio le partiture per i musicisti e avere più tempo per migliorare i dettagli. Ho avuto anche più tempo per lavorare alle illustrazioni e all’artwork: In questo senso penso che il periodo così dilatato di lavorazione abbia influito sul risultato finale in positivo.
Di fatto ora il Cinema Peplum non esiste più. Quali ragioni storiche e sociali pensi lo abbiano reso possibile negli anni Cinquanta e Sessanta?
Quelli erano gli anni del Boom economico ma anche gli anni che precedono le grandi rivoluzioni culturali e di costume che hanno sconvolto non solo l’Italia ma buona parte del pianeta terra. Il Peplum è la fotografia di un’epoca e di un modo di raccontare e approcciarsi alla Storia che arriva direttamente dagli inizi del 900, dai romanzi storici ma anche dalla voglia di rinascita del dopoguerra. Ad un certo punto è stata anche una moda, sulla scia dei Kolossal di Hollywood sul Tevere e come tutte le mode si è esaurita. Penso che sia una bella storia che valeva la pena raccontare che insegna anche cosa sia fare del risparmio un arte.
Riesci a conciliare Torso Virile Colossale anche con la tua attività da cantautore solista?
Al momento non faccio un album di canzoni da 7 anni e il primo album di Torso Virile Colossale è uscito 5 anni fa, quindi forse la risposta è che almeno discograficamente le due cose non si conciliano però è un dato di fatto che io in questi anni io abbia scritto anche tantissime canzoni che chissà, magari prima o poi vedranno la luce.
Ma poi, che musica ascoltavano gli antichi?
Chissà! Però sono pronto a scommettere che non fosse affatto male.