Recensioni e Interviste

“Mario è partito” è il nuovo singolo di Daniele Nicolò.

Dopo “Tutte quelle volte”, arriva il nuovo singolo di Daniele Nicolò, “Mario è partito” ad anticipare l’album di prossima uscita.

Si tratta di un brano dai contenuti profondi, che trae ispirazione dallo sconcerto suscitato dalle morti ravvicinate di giovani ragazzi romani a causa dell’abuso di droghe. Mario, che li rappresenta, non fa più ritorno dal suo viaggio lasciando sgomenti quanti apprendono la notizia della sua morte.

Dopo lo shock iniziale, il dramma suscita una riflessione sulle cattive abitudini. L’arrangiamento tende a creare un’atmosfera dance, per conferire un tocco di leggerezza ad un brano di per sé impegnativo nelle tematiche affrontate. Presto fuori il video realizzato da DECH, e in anteprima Skytg24 il 24 gennaio.

Come è nata l’idea di Mario è partito? 

Da una vicenda di cronaca che riguarda la morte di diversi ragazzi gay a causa dell’utilizzo di droghe a fini ricreativi… la notizia dell’ennesima “morte da sballo” mi ha spinto ad una riflessione sulle cattive abitudini di cui spesso, tutti noi, siamo vittime.

Raccontaci qualcosa del video… 

Una bella esperienza perché c’è stata una grande sinergia con tutto lo staff di DECH, l’energia positiva che si è respirata sul set che ha reso il tutto più semplice, lo vedrete molto presto! Girarlo è stato molto divertente, ma anche impegnativo soprattutto da un punto di vista climatico perché le scene sono state girate in varie zone di Roma all’aperto a Dicembre, e il mio outfit era tutt’altro che invernale.

Prosegue la collaborazione con Pietro Cunsolo e Ilario Sergi, come vi siete incontrati? 

Durante il primo lockdown quando, liberi da impegni lavorativi, abbiamo voluto, quasi per gioco, divertirci con la musica, creando le nostre prime canzoni. Col tempo il gioco si è trasformato in una vera collaborazione artistica. Con loro ogni  brano è una nuova avventura per creare sempre qualcosa di diverso, giocando a mescolare generi, sperimentando ogni volta nuove vie espressive e comunicative.

 Come è stato il tuo percorso artistico fino ad oggi? 

Ho iniziato anni fa con le classiche serate di pianobar e concorsi canori, poi con la partecipazione ad alcuni format televisivi. La mia prima partecipazione televisiva avviene con il programma “Uno Mattina Estate”, dove mi sono esibito, in tre puntate, in un contest canoro, che mi ha visto poi vincitore. Successivamente ho partecipato a “I Raccomandati”, accompagnato da Luisa Corna. L’ultima partecipazione è quella di “The Voice Of Italy”, nel 2013. In seguito ad alcuni motivi personali mi sono purtroppo allontanato dalla musica per diversi anni finché, circa tre anni fa, ho trovato il coraggio di rimettermi in gioco. Da lì, la nascita del mio ultimo progetto, grazie al quale, come primo traguardo, ho partecipato al Premio Mia Martini 2021, vincendo il premio della critica con il mio inedito “Scabrosa Atipìa”. A questo ha fatto la seguito la pubblicazione dei mie primi due singoli, “Dentro l’eco” e “Sabbia e Petrolio”. 

Quali artisti ti hanno ispirato o ti ispirano? 

Nasco come cantante pop/soul e son cresciuto ascoltando Giorgia, Whitney Houston, Michael Bolton, Stevie Wonder e così via, per poi avvicinarmi a generi apparentemente distanti, come l’elettropop, l’elettrodance, la musica elettronica in generale, che rappresenta, ad oggi, lo stile con cui mi esprimo. La mia concezione della musica è cambiata, molto, negli anni come è giusto che sia.

Cosa progetti per i prossimi mesi? 

Sto già lavorando per l’uscita del mio album nel 2023, con alcuni dei pezzi già pubblicati ed altri che sono in fase di lavorazione. Seguitemi per tutte le news!

— Onda Musicale

Sponsorizzato
Leggi anche
“Il culto dell’albero porcospino”: il libro di Enrico Rocci sui Porcupine Tree
Gabriele Masala: un disco nuovo con i testi inediti di Enrico Ruggeri. La nostra intervista