Fuori dal 20 gennaio 2023 “Follow Me”, il nuovo singolo di Jhonny Cannuccia. Un excursus nella vita del cantante e non solo, un viaggio attraverso le decadi dagli anni ’80 fino ad oggi.
Jhonny Cannuccia, raccontaci come hai scelto questo nome d’arte
Mi chiamo Giovanni, il nome straniero mi sembrava fico quindi Jhonny, poi siccome sono alto e 10 anni fa ero pure magro ( 1,90 per 70 kg) il cognome adatto da abbinare era Cannuccia
“Follow Me” è il tuo ultimo singolo, sembra proprio una sorta di presentazione del tuo stile. Come è nato questo brano?
Era da qualche anno che avevo in testa l’inizio del ritornello “seguimi follow me in ogni caso sentimi” e tutto è nato dalla pubblicità del motorino phantom f12 dove dei ragazzi attaccavano un cartello con la scritta follow me sulla schiena di un loro amico e mentre andava in pista iniziava ad essere seguito dal caccia f12. Praticamente negli aeroporti ci sono le follow me car che aiutano gli aerei nelle loro manovre, nella pubblicità avevano emulato la stessa cosa peró con il motorino. Recentemente ho rispolverato quest’idea facendo una base con i vari vst, ho girato la bozza ad Andrea Pronzati, un mio amichetto che abita in provincia di torino (via la tecnologia) e lui poi ha preparato le parti di chitarra e contrabbasso. Ho proprosto il pezzo alla Zero Industry, con la quale poi abbiamo distribuito il pezzo.
Mi sembra di capire che ti piacciano gli Articolo 31, cosa ne pensi del loro ritorno a Sanremo?
Che dire, si mi piacciono molto, praticamente conosco a memoria quasi tutta la loro discografia e sono molto contento della loro partecipazione al festival, sto con la speranza che il rap anni 90 ritorni di moda
A parte loro, chi c’è nella tua playlist ideale?
Jovanotti, caparezza, e 883 sicuro non possono mancare, insieme ai placebo, cypress hill, eminem, queen of the stonage, ac/cd, litfiba, negrita, brusco, flaminio maphia, radici nel cemento, ramstain,ne cito altri? Scherzi a parte amo il rap, hip-hop, punk, rock. Io nasco come batterista punk.
Quali sono secondo te le figure professionali più utili per un musicista emergente?
Credo serva un buon ufficio stampa. da quello che posso “capire” oggi ciò che conta sono i numeri, per fare i numeri le persone devono parlare di te, o comunque devo vedere che sei chiacchierato, followato. Poi se si riesce a trovare un’etichetta seria che ti aiuta nella distribuzione e nella promozione stai a cavallo.
Un aneddoto divertente avvenuto nella tua carriera?
Concerto al 360 gradi di Roma con i them philosophy (gruppo metal/crossover di cui ero il batterista). Locale pieno, serata organizzata alla perfezione, suonavamo insieme ad altri 2 gruppi, il 360 si trova a san lorenzo, zona universitaria…suoniamo benissimo, il proprietario del locale a fine serata comincia a offrire giri di rum e pera a go go, considera che mi ero lasciato con la fidanzata dell’epoca (2007) da qualche settimana, mi si avvicina tentando un approccio una ragazza, era inglese, ma ormai ero arrivato praticamente alla frutta e di fatto non l’ho proprio cagata.