Recensioni e Interviste

Libri: “US AND THEM – The Authorised Story of HIPGNOSIS” di Mark Blake

foto cover

È uscito il 2 febbraio scorso il libro del noto scrittore e giornalista inglese (Q, Mojo, Rolling Stone, Billboard) che racconta la storia della più celebre “casa d’arte” dell’epoca d’oro del rock. Ne abbiamo parlato con l’Autore.

“Michelangelo ebbe i Dogi come committenti, Stubbs (George, pittore inglese del sec. XVIII, n.d.r.) i proprietari terrieri, Hipgnosis ebbe a che fare con i reprobi del rock”: In questa sentenza posta in apertura del libro c’è tutto il personaggio Storm Thorgerson, uno dei fondatori di Hipgnosis.

Storm Thorgerson

Tipico humour inglese, autoironia applicata all’arte visiva dei reprobi del rock, quando questa musica ancora non era stata sdoganata come arte.

“Difficile, esasperante, artistico, intelligente, non bravo con i soldi e stranamente amabile”: così Mark Blake definisce Storm Thorgerson durante la conversazione che ci ha concesso in occasione dell’uscita del libro. E così lo tratteggia qua e là nelle 380 pagine del volume.

“Storm era ruvido, Po era morbido” scrive Blake nel libro. E ancora: “La brillante ma esasperante abilità artistica di Storm fu resa possibile dal senso pratico e dalla frenesia da medaglia d’oro olimpica di Po. Rimuovendo l’una o l’altra caratteristica, l’impresa artistica sarebbe collassata.”

Aubrey ‘Po’ Powell

Dunque, Po. Ovvero Aubrey ‘Po’ Powell, l’altro socio fondatore di Hipgnosis. “Ambizioso, pratico, birichino, furbo, bravo con i soldi e stranamente amabile”, ce lo descrive Blake.

Così birichino, furbo e…morbido che, scrive Blake nel libro, “caddi in un tranello che mi tese nella fase organizzativa di Their Mortal Remains (la mostra itinerante sui Pink Floyd che ebbe la sua ‘prima’ al Victoria & Albert museum di Londra nel 2017, n.d.r.). Un giornale mi aveva commissionato un’intervista a Roger Waters per una cover story. Il vento portò la notizia a Po il quale, la sera prima, mi chiese se non mi dispiaceva se avessero filmato l’intervista per la mostra. Sapeva che non potevo dirgli di no.” Furbacchione di un Po

Storm + Po = HIPGNOSIS

Aubrey ‘Po’ Powell e Storm Thorgerson, agli inizi dell’avventura HIPGNOSIS

Storm e Po: due personalità agli antipodi ma che si integrarono alla perfezione nella casa d’arte Hipgnosis. A proposito, Storm amava definire Hipgnosis una “casa d’arte”, appunto, non studio grafico o azienda o impresa. Questo perché, ci dice Blake, “Hipgnosis ha creato quelle opere per ragioni commerciali, ma nel tempo sono state riconosciute come opere d’arte a pieno titolo. Dubito che Storm abbia mai immaginato negli anni ’70 che quelle immagini sarebbero state esposte in gallerie d’arte e mostre. Tuttavia ora hanno una vita propria oltre i dischi.”

Tuttavia, anche nella casa d’arte Hipgnosis – fondata nel 1968 – le opposte personalità condussero sia ad esiti d’integrazione oltremodo creativi sia alla disgregazione della partnership nel 1983.

Come tanti nel mondo del rock e non pochi tra i committenti dei servigi Hipgnosis: Lennon/McCartney, Pink Floyd/Waters.

“Volevo bene a Storm e lui a me, ma un giorno implodemmo e non ci siamo parlati per 12 anni. Fu bellissimo riavere la libertà, ma fu un’agonia quel distacco. Avevamo fatto affidamento l’uno sull’altro per così tanto tempo.”, scrive Powell nella prefazione al libro.

Il racconto di un’avventura umana, oltre che artistica

Artisti, creativi, ma con le fragilità della gente comune. E il libro di Blake privilegia proprio il racconto delle opposte personalità, immerse e coltivate nello stimolante clima sociale e culturale degli anni ‘60 e ’70 di Cambridge e Londra.

Grande merito del libro è l’ampia descrizione dell’ambiente e degli incontri che da Cambridge portarono alla costituzione della Hipgnosis a Londra.

Lungi dall’essere una fredda raccolta di date, il libro di Blake dipinge un quadro nel quale inserisce fatti e personaggi a mo’ di racconto. Dai panini che il piccolo Storm andava a mangiare con mamma Vanji a casa della maestra Mary Waters, madre di Roger, al festino a base di…Mary in casa Thorgerson con irruzione della polizia e fuggi fuggi generale… Il solo Po rimase accanto a Storm a raccontare improbabili bugie ai poliziotti, ma cementando così un’amicizia poi sfociata nella Hipgnosis.

La ragion d’essere del libro

Storm Thorgerson e Aubrey Powell hanno già scritto libri sulla storia della Hipgnosis.Tuttavia,Questo è il primo libro sulla Hipgnosis che si concentra sulla storia piuttosto che sulle immagini. È una biografia delle vite di Storm e Po sia prima che dopo la Hipgnosis. Il libro è stato messo insieme sulla base di molte ore di interviste con Aubrey ‘Po’ Powell.” –  osserva Blake, e ancora: “È anche la prima volta che sono stati intervistati i loro committenti. David Gilmour, Roger Waters e Nick Mason sono tra gli intervistati.” Inoltre, il volume è anche frutto di interviste fatte nel corso degli anni a Jimmy Page, Peter Gabriel, Robert Plant ed altri ancora.

Siccome il libro narra di un’esperienza artistica strettamente legata al vinile, i 12 capitoli sono suddivisi in un Lato 1 e in un Lato 2. E il titolo? Perché un titolo così fortemente connotato in chiave Pink Floyd? “Perché è il titolo di una delle mie canzoni preferite dei Pink Floyd e il libro esplora la relazione tra Hipgnosis (noi) e i loro clienti, compresi i Pink Floyd (loro)”, ci dice l’Autore. Il concetto della dualità espresso da Roger Waters in The Dark Side of the Moon qui declinato con un altro significato, più prosaico. Ma forse anche un furbo riferimento in chiave commerciale al disco di cui ricorre il 50° anniversario, ripreso nella grafica della sovraccoperta disegnata da Lora Findlay.

Po e Storm nel 2010, photo Laura Brown

Le foto inedite

Ulteriore motivo di interesse del libro è la presenza di 16 pagine patinate, al centro del volume, con fotografie in parte inedite. Mark Blake: “Ci sono diverse fotografie nel libro che non sono mai state pubblicate prima, provenienti dall’archivio Hipgnosis e dalle collezioni personali di Storm e Po. Una di queste mostra Po con i Pink Floyd durante le sedute fotografiche per la copertina di A Saucerful Of Secrets a Hampstead Heath nel 1968. Sembrano tutti molto giovani e innocenti.”

La gioventù e l’innocenza dei 43 personaggi principali, tutti e ciascuno a suo modo protagonisti, elencati in apertura di volume dall’Autore. Con dovizia di particolari sul ruolo svolto nel racconto dell’avvincente dramma umano chiamato Hipgnosis, attraverso la vitale intersezione tra musica e arte.

Il terzo socio Hipgnosis: Peter Christopherson

Nel cast selezionato da Mark Blake per il racconto Hipgnosis c’è anche Peter Christopherson. Nella primavera del 1973 fu assunto per lavorare nella camera oscura della casa d’arte, per poi divenirne socio a pieno titolo pur continuando le performance artistiche con il collettivo d’arte COUM Transmission e col gruppo elettronico Throbbing Gristle.

Nato nel 1955, Peter era di una mezza generazione più giovane rispetto a Storm e Po. “Di Peter sapevamo solo che era stato in America. Era alquanto ispido, con capelli ed occhi scuri e forse non aveva vent’anni. Ma aveva un magnifico portfolio e lo assumemmo”, dice Powell nel libro. Il portfolio che colpì Storm e Po era una raccolta di fotografie di corpi nudi con un’ottima luce.

“Peter era molto bravo nella cura della illuminazione del set fotografico e portò una sensibilità artistica diversa al lavoro. Aveva anche dieci anni meno di Storm e Po. Le sue idee per le copertine erano anche più oscure e talvolta più sensuali. Guardate le sue copertine per New England dei Wishbone Ash e Lights Out degli UFO”, ci dice Mark Blake. Peter Christopherson morì nel 2010.

HIPGNOSIS espressione dell’arte figurativa del Novecento

Quali correnti artistiche sono presenti nell’opera della Hipgnosis? “Ci sono tutti i tipi di influenze: il surrealismo, l’impressionismo francese, i fumetti Marvel, Magritte, Man Ray, il fotografo Bill Brandt”, risponde Mark Blake. Insomma, Hipgnosis grande espressione del Novecento accanto ad altri grandi delle arti figurative.

L’odierna musica liquida sembra avere ucciso l’arte delle copertine. C’è ancora spazio oggi per un’avventura artistica come quella della Hipgnosis? “La tecnologia ha preso il sopravvento e le persone non consumano la musica come si faceva prima, e non torneremo mai più a quelle modalità. Non credo che oggi ci sia spazio per un’altra Hipgnosis. La Hipgnosis è esistita in un certo momento nel tempo e quel tempo è passato”, secondo Blake. “La società finì nel 1982/3 e si reinventò come Greenback Films. Storm voleva specificamente realizzare video musicali e pensava che l’era delle copertine degli album fosse giunta al suo termine naturale.” Dunque, Thorgerson innovatore visionario nell’arte figurativa applicata al rock ma anche profetico nell’immaginarne la liquefazione. Salvo, però, a fare nel 1987 un’ultima follia creativa, tutta dal vero, dal vivo e senza ritocchi, disponendo 700 letti d’ospedale su una spiaggia per la copertina di A Momentary Lapse of Reason dei Pink Floyd

Mark Blake e i Pink Floyd

Ha scritto libri ed articoli su tanti musicisti, però Mark Blake ha scritto molto “di” e “per” i Pink Floyd e per questo merita un approfondimento. Nel 2007 pubblicò l’importante biografia “Pigs Might Fly: The Inside Story of Pink Floyd”, con riedizioni nel 2013 e nel 2017. Un’ulteriore edizione? “Non credo che sarà riscritto ancora, poiché non credo che ci sia abbastanza materiale nuovo. Ma sarei felice di rivisitare il libro se cambiasse qualcosa”, risponde Blake.

Tuttavia di materiale inedito dal passato Pink Floyd, per riscriverne le pagine di storia, ne è venuto fuori parecchio. Dalle operazioni Pink Floyd The Early Years 1965 – 1972 (su cui Blake ha lavorato) e Pink Floyd The Later Years 1987 – 2019, ad esempio.

Mark Blake, autore di “US AND THEM The Authorised Story of HIPGNOSIS”

Their Mortal Remains

Ma anche da quella operazione per la quale nel 2016 Mark Blake ricevette una telefonata da Aubrey Powell. Non si sentivano da dieci anni e dopo la morte di Storm (2013) Po era diventato direttore creativo dei Pink Floyd; in quel momento stava organizzando quella che sarebbe diventata Their Mortal Remains: The Pink Floyd Exhibition al Victoria & Albert Museum di Londra. “Vuoi scrivere sui Pink Floyd per il catalogo ufficiale della mostra? E vuoi scrivere anche alcune delle didascalie dell’esposizione?”

Quella mostra è diventata itinerante nel mondo, a perpetuare il  mito della band più iconica della storia del rock. Dunque, caro Blake, ne avresti materiale per una quarta edizione di Pigs Might Fly

Il rapporto professionale con i Pink Floyd

Hai avuto accesso ai loro archivi? “No, niente. I loro segreti sono tenuti al sicuro lontano da me.”

Viste le note diatribe interne, nel tuo lavoro per i Pink Floyd sei sempre stato libero di scrivere? “Ho scritto “Pigs Might Fly” senza alcuna interferenza da parte della band, dato che era un libro non ufficiale. – risponde Blake Tutto ciò che ho scritto per progetti ufficiali (come il cofanetto Early Years o il libro ufficiale di Their Mortal Remains) doveva essere approvato dai membri attuali e passati dei Pink Floyd e dagli eredi di Rick Wright. Ma questa è la procedura standard con qualsiasi progetto ufficiale per qualsiasi band: i membri leggono ciò che hai scritto e suggeriscono modifiche e così via.”

Le (mancate) note di copertina di Animals

A proposito di diatribe pinkfloydiane, il 16 settembre 2022 è finalmente uscita la riedizione dell’album Animals ‘2018’. Quattro anni di ritardo per decidere su inserire le note scritte da Mark Blake. Troppo ghiotta l’occasione per non chiedere lumi al diretto interessato: “No, non posso, mi dispiace. Però sono stato pagato per scrivere le note di copertina. Questa è la cosa importante.” Certo, Mark, grazie della diplomatica ‘non’ risposta.

Hai in serbo altri lavori per i Pink Floyd? “Non adesso, no. Ho bisogno di riposarmi dopo ‘troppi’ Pink Floyd e Hipgnosis! Mi hanno sfinito. Ma non vedo l’ora di vedere che cosa hanno in programma per il 50° anniversario di The Dark Side Of The Moon. Qualunque cosa sia, sono sicuro che sarà fantastico.” Le celebrazioni sono già cominciate, con un battage promozionale e commerciale su scala planetaria.

Un libro altamente consigliato

US AND THEM The Authorised Story of HIPGNOSIS si inserisce a pieno titolo nelle celebrazioni, visto che i responsabili di quell’iconico artwork sono proprio Storm Thorgerson e Aubrey ‘Po’ Powell. Il libro di Mark Blake getta una luce nuova e diversa sull’opera di una casa d’arte che ha segnato l’epoca d’oro della musica rock e si iscrive nella storia dell’arte contemporanea.

È auspicabile una edizione italiana di questo libro che, attraverso il racconto dell’avventura artistica ed umana di Storm e Po, dipinge l’affresco di uno spaccato di cultura, costume e società del Novecento che si riverbera nel XXI secolo.

Mark Blake: “US AND THEM The Authorised Story of HIPGNOSIS” – Nine Eight Books – 432 pagine – copertina rigida – 2 febbraio 2023 – 22 sterline – hello@nineeightbooks. co.uk

— Onda Musicale

Tags: Pink Floyd, Aubrey Powell
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