È uscito il 22 febbraio “Errori di maturità“, il nuovo singolo di Alega. Un brano rap delicato e toccante in grado di smuovere l’animo dell’ascoltatore a suon di rime incalzanti.
“Errori di maturità”, il nuovo singolo di Alega è una lettera che l’artista scrive alla sua versione adolescenziale. Una lettera in cui si perdona gli errori fatti e in cui cerca di consolare quel giovane ragazzo che non conosce ancora bene il mondo.
Ciao Alega, prima domanda: come mai questo nome d’arte?
«Il mio nome deriva dall’unione tra le prime due lettere della parola Alfa e le ultime tre di Omega, inizio e fine. Sono convinto che tutto abbia un principio ed un termine. Lo percepisco soprattutto nel mio percorso artistico: mi piace pensarlo come diviso in tanti diversi cicli, ognuno con uno specifico tratto distintivo, che può interessare l’idea, lo stile di scrittura o anche quale tipologia di strumentali che andrò ad adottare. Questa corrente di pensiero la rivivo anche nel quotidiano: tengo sempre a mente il fatto che, prima o poi, le cose raggiungano una loro scadenza; che sia nei confronti di una relazione, di un evento importante che si aspettava da tempo. La coscienza di ciò fa da stampella psicologica nel momento stesso in cui il soggetto interessato giunge a questo termine di cui parliamo. Le cose vanno avanti, a ciclo: ciò che muore detta una nuova nascita»
Il tuo nuovo brano è una lettera a te stesso giovanile, si parla principalmente di perdono. Come sei riuscito a perdonarti i tuoi errori?
«Perdonarsi non è mai facile, è stato un percorso molto duro, soprattutto nell’ultimo periodo. Mi sono preso cura del mio corpo e della mia mente, attraverso una lunga terapia con una psicologa fantastica, ed una buona dose di palestra. Questo mi ha permesso di dare la priorità a me stesso, di capire cosa non andava e cercare di correggerlo, in funzione di una condizione migliore, e così è stato!
Se potessi parlare al te ragazzo e dirgli solo una cosa: quale sarebbe?
«“Non dubitare della tua creatività”.
Purtroppo nel corso degli anni mi sono trovato a dubitarne più volte; penso che la mia creatività sia il motore vero e palpitante del mio estro artistico. Anche se capita di avere timore di non essere in grado di tirare fuori qualcosa di vero per i progetti futuri, alla fine, prima o poi, mi stupisco sempre di ciò che riesco a esprimere. Vada come vada, riesco sempre a creare qualcosa di nuovo ed originale, come se fosse un mio tratto distintivo; e vorrei che il me più giovane lo riconoscesse»
Come è nato “Errori di maturità”?
«Errori di maturità è nato piuttosto a caso. Ho sentito per la prima volta il giro di chitarra sfogliando tra i file del computer, ed è stato amore a primo ascolto. Di solito il mio processo creativo consiste nel partire da un’idea, ma sento che in questo caso (e per la prima volta) sia stata l’idea a venire da me. La base, prima di arrivare in studio, ha passato dieci versioni e arrangiamenti diversi, volevo che fosse perfetta in ogni singolo dettaglio»
Come ti sei avvicinato alla musica? Qual è stato finora un evento determinante per la tua musica?
«Mi sono avvicinato al mondo della musica nel 2018, ma solo nel 2020 ho iniziato a prendere le cose sul serio, ho sentito il bisogno di metterci la faccia, di espormi direttamente su ciò che avevo da dire. L’evento più determinante (al momento) è stato il 2022, dove ha visto la luce il progetto GOLGOTA. Il concept dei peccati capitali mi ha permesso di spaziare molto tra i diversi generi, pur sempre restando in un approccio prettamente rap. Sono cresciuto molto dall’inizio del progetto, poiché questo mi ha permesso di capire tante cose di me stesso, e non solo dal punto di vista artistico. Mi ha permesso di capire che in realtà (al momento) il produttore più adatto per me sono proprio io, di capire quali sono le mie zone di comfort e quali no»
Un tuo sogno nel cassetto?
«Scrivere un album che rimanga per anni come punto cardine, con l’obiettivo che diventi culto, penso che a livello artistico mi possa bastare questo 🙂 »