Torna con un singolo inedito Fosca: s’intitola “Non sono roba tua” il nuovo grintoso brano che dà seguito all’esordio “Chi sei” dell’ottobre scorso.
Le abbiamo rivolto alcune domande.
Descriviti in 5 righe
FOSCA, classe 1996. Cantante, sognatrice, creativa, appassionata da sempre alla musica. Ho iniziato a prendere lezioni di canto a 18 anni all’accademia Sixsound di Mariano Comense superando il 4 grado LCM. Nel 2018 ho conosciuto il maestro Moreno Delsignore iniziando un percorso di studio all’interno del www.iltempiodellavoce.com, arrivando alla produzione dei miei primi 2 singoli con www.risveglirecords.com “Chi sei”, uscito lo scorso ottobre, e “Non sono roba tua” da poco su tutte le piattaforme.
Da dove vieni?
Sono originaria di Cantù provincia di Como
Il genere che proponi?
Pop con contaminazione Rock e Soul
Dacci dei riferimenti ad artisti a cui ti ispiri
Prevalentemente quelli con cui sono cresciuta e che sentivo in casa: Vasco Rossi, Elisa, Amy Winehouse, Frank Sinatra, Queen, ACDC. In adolescenza moltissimo Paolo Nutini, Avril Lavigne e Green Day.
Cosa ti spinge a fare musica?
Un bisogno, una necessità che viene da dentro di esternare emozioni, parole e pensieri non detti. Nella musica trovo sempre tutto quello che cerco: serotonina, cura per le ferite, forza, crescita, voglia di condivisione, amore.
Perchè hai intitolato il singolo così?
E’ semplicemente una risposta ad una frase che mi ferì molto. A 20 anni ho vissuto una relazione che oggi reputo sia stata molto tossica ed una tra le cose che non avevo mai cancellato è stata la frase “lei è roba mia”.
Raccontaci un aneddoto sulla realizzazione del singolo
Avevo nel cassetto una bozza di un testo che parlava di questa ferita ancora aperta e sanguinante, ma non gli avevo mai attribuito grossa importanza, un po’ per mancato coraggio e mancata forza di dargli voce. Con il maestro Moreno, ad Ottobre, stavo iniziando a lavorare ad un testo per il mio secondo singolo che non c’entrava assolutamente niente con questo tema ma, nel frattempo, è successa una cosa bellissima che mi ha fatto cambiare rotta: così, il 10 novembre 2022, sono andata dal Maestro per la solita lezione, sono entrata e ho detto “Moreno, io ho bisogno di liberarmi di questa ferita”. Così è nata “non sono roba tua”.
Che farai nei prossimi mesi?
Continuerò a lavorare su me stessa, preparandomi per alcuni concorsi. Probabilmente riprenderò in mano il testo lasciato in sospeso.