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American Psycho: un assassino psicotico appassionato di pop-rock anni ’80

American Psycho

Un film senza redenzione per il protagonista e gli spettatori, ma con uno strepitoso Christian Bale nella parte del cattivo.

“American Psycho” è un film del 2000 interpretato da Christian Bale nella parte di uno spietato yuppie nella New York degli anni ’80. Di giorno egli vive una vita di eccessi, e di notte uccide persone per cercare di riempire il suo mostruoso vuoto interiore. La pellicola è stata diretta da Mary Harron ed è tratta dall’omonimo romanzo di Bret Easton Ellis.

Patrick Bateman (Christian Bale) è un ricco e consulente finanziario, e la sua sua vita è al top delle possibilità. Egli è ossessionato dalla sua forma fisica e si sottopone ogni giorno ad ore di esercizio fisico e decine di prodotti per il viso. Nel suo ufficio da vicedirettore egli non fa nulla, a parte decidere se accettare o meno i continui inviti a pranzo di suoi pari, che la segretaria Jean (Chloë Sevigny) gli riferisce. Gli uomini al livello di Bateman sono estremamente vuoti e superficiali, al punto che si conoscono solo per fama ma poi non si riconoscono quando si incontrano di persona.

Il protagonista si sente incapace di provare sentimenti o sensazioni positive, al punto da ignorare la sua stessa fidanzata, la bellissima e innamorata Evelyn (Reese Witherspoon). Egli cerca di colmare il suo vuoto interiore con tutti gli eccessi che il suo status gli consente: droga, sesso violento, esibizioni di potere e persino omicidi. La sua routine di violenza subisce un imprevisto quando – a seguito dell’uccisione del collega Paul Allen (Jared Leto) perché aveva un biglietto da visita più bello del suo – Bateman riceve la visita del detective Donald Kimball (Willem Dafoe) che lo interroga su dove fosse la sera del crimine.

Nelle ore successive Bateman sfoga la tensione uccidendo altre persone, cercando di ammazzare un altro collega e la sua segretaria, fino a scontrarsi con la polizia. Messosi in salvo, il protagonista telefona al suo avvocato per costituirsi, ma questo scambia lui per un’altra persona, e la sua chiamata per uno scherzo. Non solo: il legale aggiunge di aver pranzato ben due volte con Allen dopo la sua “presunta” morte. Bateman capisce che il suo mondo è talmente vuoto e superficiale che per lui non esisterà mai la condanna, né la redenzione.

Colonna sonora

Una particolarità curiosa del personaggio di Patrick Bateman – presente anche nel romanzo – è che egli è un grande appassionato di musica pop rock, e mentre sevizia le sue vittime ascolta e descrive loro alcuni album degli anni ’80. Possiamo quandi udire le sue dissertazioni su “Fore!” degli Huey Lewis and the News, “Duke” dei Genesis e l’eponimo disco di debutto di Whitney Houston. E il fatto che Bateman dica di preferire gli album dei Genesis post Gabriel, la dice lunga sul fatto che non ci dobbiamo fidare di lui.

Oltre a questi possiamo ascoltare altri brani famosi tra cui “True Faith” dei New Order, “Pump Up the Volume” dei M.A.R.R.S, “Sussudio” di Phil Collins, “Walking On Sunshine” di Katrina & The Waves e “If You Don’t Know Me By Now” dei Simply Red. Il film contiene inoltre alcune versioni alternative di canzoni edite, come “You Spin Me ‘Round” dei Dead or Alive nella cover dei Dope, l’“American Psycho remix” di “Something in the Air” di David Bowie, un interessante “Underdog remix” di “Watching Me Fall” dei Cure e un’esecuzione orchestrale di “The Greatest Love Of All” famosa per l’interpretazione che ne diede Whitney Houston. Le musiche originali sono state scritte da John Cale dei Velvet Underground.

Nel 2000 è uscita la raccolta dal curioso titolo “American Psycho: Music from the Controversial Motion Picture” che contiene la seguente scaletta:
  1. You Spin Me ‘Round – (Dead or Alive) Dope
  2. Monologue 1 – John Cale
  3. Something in the Air (American Psycho remix) – David Bowie
  4. Watching Me Fall (Underdog remix) – The Cure
  5. True Faith – New Order
  6. Monologue 2 – John Cale
  7. Trouble – Daniel Ash
  8. Paid in Full (Coldcut remix) – Eric B. & Rakim
  9. Who Feelin’ It (Philip’s Psycho mix) – Tom Tom Club
  10. Monologue 3 – John Cale
  11. What’s on Your Mind – Information Society (Pure Energy mix)
  12. Pump Up the Volume – M/A/R/R/S
  13. Paid on Full – The Racket (remix)
  14. Sussudio – Phil Collins
  15. If You Don’t Know Me By Now – Simply Red
  16. In Too Deep – Genesis
  17. Walking On Sunshine – Katrina & The Waves

In una prima edizione del disco al posto di “Sussudio” di Phil Collins era presente “Hip to Be Squared” di Huey Lewis and the News.

Sono udibili nel film ma rimangono escluse da un’apposita pubblicazione:
  1. Simply Irresistible – Robert Palmer
  2. I Touch Roses – (Theodore Ottaviano) Book of Love
  3. Lady in Red – Chris De Burgh
  4. What’s On Your Mind? (Pure Energy) – (P. Robb, K. Larson) Information Society
  5. The Greatest Love Of All – (L. Creed, M. Masser) London Philharmonic Orchestra
  6. Im Nin’alu – Ofra Haza
  7. Music for 18 Synths – Sheldon Steiger
  8. Secreil Nicht – Mediaeval Baebes
  9. Everlasting Love – Crispin Merrell
  10. Deck the Halls – Tradizionale / Thomas Oliphant
  11. Joy to the World – (Isaac Watts, Lowell Mason) OGM Orchestra
  12. Ya Llegaron A La Luna – Santiago Jiménez
  13. Cuatro Milpas – Tradizionale / Francisco Gonzalez
  14. Suicide – John Cale
  15. Red Lights – Curiosity Killed the Cat
  16. Try to Dismember – Mj Mynarski
Sequel

Nel 2002 è stato diffuso direttamente in home video “American Psycho 2”, interpretato da Mila Kunis e William Shatner, che in Italia è passato anche nei cinema. Nello stesso anno è uscito “Le regole dell’attrazione”, spin-off di “American Psycho”. Nel 2013 dal primo film è stato ricavato un musical teatrale, mentre è in fase di sviluppo una serie per lo streaming.

— Onda Musicale

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