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I Mitchell contro le macchine: “La tecnologia si sta ribellando e non c’è tempo di lavarsi le mani!”

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I Mitchell contro le macchine
Un film ricco, colorato, pieno di cose, ma che non riesce a rendersi interessante agli occhi dello spettatore.

“I Mitchell contro le macchine” è un film scritto e diretto da Mike Rianda e Jeff Rowe, realizzato nel 2020 e uscito su Netflix l’anno successivo.

Quella dei Mitchell è una normale famiglia del Michigan, ma con qualche problema di comunicazione. La figlia Katie supera la selezione per andare a studiare presso una scuola di cinema in California, e il padre Rick – rendendosi conto di non averla molto ascoltata fino a quel momento – decide di trasformare il viaggio verso il college nell’ultima gita di famiglia tutti assieme. Li accompagnano infatti la madre Linda, il figlio Aaron e il cane Monchi.

Mentre i protagonisti sono in viaggio, l’imprenditore Mark Bowman – già creatore di un’intelligenza artificiale per smartphone chiamata PAL – lancia il suo nuovo prodotto: una linea di droidi. Gelosa del suo rimpiazzo, PAL hackera il sistema operativo dei robot e li manda a catturare tutti gli umani, allo scopo di spedirli nello spazio e ripopolare il pianeta con intelligenze artificiali.

I Mitchell riescono fortunosamente a sfuggire alla cattura, e assieme a due droidi danneggiati che si dimostrano amichevoli cercheranno di inserire nel sistema un codice che disattiva tutti i robot, ma le cose non saranno così semplici. Come nel più classico film Disney (anche se questo è della Sony) i protagonisti uniranno le forze, risolveranno i loro problemi interpersonali e salveranno il mondo.

Il trailer italiano de “I Mitchell contro le macchine”
Il progetto

Il progetto per il film iniziò nel 2015, quando la Sony Pictures Animation “strappò” il regista e autore Mike Rianda alla Disney, invitandolo a proporre un soggetto. Unendo i suoi ricordi d’infanzia alla passione che da bambino aveva per i robot, Rianda scrisse l’idea per un film intitolato “Control, Alt, ESCAPE!” Nel 2018 al team si aggiunsero l’autore e regista Jeff Rowe e i produttori Phil Lord e Christopher Miller.

Nei primi mesi del 2020 venne annunciato che la pellicola sarebbe uscita nei cinema il 23 ottobre con il titolo “Connected” (“Superconnessi” in Italiano), ma a causa dell’epidemia di Covid-19 ciò non avvenne. A inizio 2021 la Sony vendette i diritti di distribuzione a Netflix, che optò per il titolo “The Mitchells vs. the Machines” e lo pubblicò sulla piattaforma il 30 aprile, dopo una brevissima uscita nelle sale. In vista del Natale dello stesso anno il film uscì in DVD, Blu-ray e Digital HD.

Recensione

La critica internazionale ha lodato il film, tuttavia lo scrivente non è dello stesso avviso. “I Mitchell contro le macchine” è ricco, colorato, pieno di cose, ma difetta di sceneggiatura: non riesce a rendersi interessante agli occhi dello spettatore. La trama è: i protagonisti si salvano da un piano di distruzione dell’umanità, e unendo le forze riescono ad impedirlo. Quanti film avete visto con questa storia? Centinaia. Erano interessanti? Sì, perché la trama era solo un pretesto per mettere in azione nuovi protagonisti. I Mitchell invece non hanno nulla di nuovo: sono una sorta di famiglia Mezil adattata ai giorni nostri.

“I Mitchell contro le macchine” non presenta nulla di originale, ma si limita a coprire la trama trita e ritrita con animazioni grafiche compulsive, senza aggiungere niente di nuovo alla storia. Hanno creato un film come se fosse fatto dai millennials, ma in realtà chi l’ha realizzato è di almeno due generazioni più vecchio, e si vede. Hanno voluto fare nel 2020/21 un film che utilizzasse il linguaggio di Internet, e per farlo lo hanno riempito di MLG (velocissime animazioni in sovraimpressione), che non vanno più di moda dal 2016. Per fare un altro esempio, ad un certo punto è udibile la musica del Nyan Cat, che è una cosa di dieci anni fa, non credo che i giovanissimi la trovino ancora interessante. Volevano fare un film per tiktokers, ma TikTok non compare nemmeno nella pellicola, ed è genericamente sostituito da YouTube.

I Mitchell contro le macchine
Colonna sonora

Le musiche per il film sono state composte da Mark Mothersbaugh, abituale collaboratore dei produttori Lord e Miller. La colonna sonora comprende anche canzoni edite, tra le quali spiccano due brani dei Sigur Rós (“Hoppípolla” e “Inní Mér Syngur Vitleysingur”), due dei Los Campesinos! (“Broken Heartbeats Sound Like Breakbeats” e “Death to Los Campesinos!”), “(Nothing But) Flowers” dei Talking Heads e “Ironside” di Quincy Jones. Troviamo inoltre “Live Your Life” di T.I. e Rihanna – che campiona nel ritornello “Dragostea Din Tei” degli O-Zone, più famosa in Italia nella versione di Haiducii – che nel film viene interpretata dai protagonisti. Nel trailer ufficiale si può inoltre udire “Mic Drop” dei BTS. L’album ufficiale della colonna sonora contiene le musiche scritte da Mothersbaugh e “On My Way” di Alex Lahey.

Questo è l’elenco di tutte le canzoni udibili nel film:
  1. Lamb and the Lion – (B. Breeck, T. Byron, J. Byron, J. Gray) The Mae Shi
  2. Death to Los Campesinos! – (O. Briggs, G. Paisey, T. Bromley, N.A. Turner, A. Berditchevskaia, E. Waddell, H. Coleman) Los Campesinos!
  3. I Want More – (S. Utter, M. Vail, P.D. Connelly) Bangs
  4. Nyan Cat – (T. Nakanishi) daniwell
  5. Live Your Life – (D. Balan, C. Harris, M. Riddick, J.G. Smith) T.I. e Rihanna
  6. California – (C.E. Boucher) Grimes
  7. (Nothing But) Flowers – (D. Byrne, C. Frantz, J. Harrison, Y. N’Djock, M. Weymouth) Talking Heads
  8. Every Day’s the Weekend – (A. Lahey) Alex Lahey
  9. Life of the PRTY – (M. Luongo, D. Overhill, N. Zimbaro) PRTY H3RO
  10. Icarus – (H.P. Leclercq) Madeon
  11. An der schönen blauen Donau Op. 314 – (J. Strauss II) Johann Strauss
  12. Another Lonely Hangover – (J.N. Blumenfeld, D.G. Green) Swinging Doors
  13. He Was Strange (But I Needed a Ride) – (D.M. Weiss, J.E. Shelton) Travis Whitelaw
  14. On the Verge – (K. Hanna, J. Fateman, J.D. Samson) Le Tigre
  15. Battle without Honor or Humanity – (T. Hotei) Tomoyasu Hotei
  16. Walk the Dinosaur – (D. Weiss, R. Jacobs, D. Fagenson) Was Not Was
  17. Dreamy Wonder – (R. Rider) Tempura Kidz
  18. Ironside – (Q. Jones) Quincy Jones
  19. Broken Heartbeats Sound Like Breakbeats – (O. Briggs, G. Paisey, T. Bromley, N.A. Turner, A. Berditchevskaia, E. Waddell, H. Coleman) Los Campesinos!
  20. Hoppípolla – (O.P. Dyrason, K. Sveinsson, J.T. Birgisson, G. Holm) Sigur Rós
  21. Inní Mér Syngur Vitleysingur – (O.P. Dyrason, K. Sveinsson, J.T. Birgisson, G. Holm) Sigur Rós
  22. On My Way – (A. Lahey, S. Payten, G. Strum) Alex Lahey

— Onda Musicale

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