Quando fece la sua comparsa la Rickenbacker 360 scosse non poco il sound degli anni ’60. La Rickenbacker con le sue forme stravaganti, la leggerezza data dal corpo cavo e i pick up brillanti fece innamorare molti chitarristi fino a finire nelle mani di Harrison e McGuinn nelle versioni a 12 corde.
Quella che viene testata nel video (LINK) è una delle chitarre che compone l’ampia collezione di strumenti vintage di Michele Quaini. Tra la pletora di Strat, Telly e Les Paul spunta una paletta dalle forme bizzarre, tondeggianti. È quella di una Rickenbacker 360 Fireglo del ’79, uno strumento che nonostante i quasi quarant’anni di età sembra sempre avanti.
La 360 è una semiacustica realizzata con un body in acero, scavato in cui viene poi incollato il manico realizzato in tre pezzi di maple e walnut con una scala di 24 e3/4’’ e 24 tasti, il tutto reso più solido da un doppio trussrod.
Le corde sono ancorate a uno splendido tailpiece cromato con la R bella in evidenza e vibrano sopra una coppia di single coil che regalano alla 360 un sound davvero speciale e riconoscibile. Il controllo dei due magneti è affidato a cinque manopole differenti. Due sono dedicate a tono e volume separati per i due pick up mentre la quinta è una sorta di preset-eq che agisce su entrambi e arricchisce ulteriormente la palette di colori a disposizione di questo strumento.
Nonostante sembri una chitarra dalle dimensioni generose è leggera e bilanciata, merito della costruzione semi-hollow. Inoltre i bordi arrotondati su tutto lo strumento la rendono comoda e ancora più aggraziata. Il manico non è tra i più sottili, ma ripaga con una action tutto sommato bassa che fa quasi dimenticare l’età dello strumento.
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La sua voce la si può riconoscere tra mille. La coppia di magneti con un output per nulla generoso riescono a solleticare le valvole della Marshall facendo uscire dai coni qual sound sixties che con il giusto ammontare di riverbero diventa speciale. Questa non è una normale recensione, è più il racconto di uno degli strumenti che usiamo per i video nell’OUT Side Studio con Michele quindi lasciamo direttamente la parola a lui. Guarda una demo a questo LINK.
La 360 Fireglo non è certo lo strumento più versatile della storia, ma affascina con le sue forme e il suo timbro un po’ nasale. Ha stregato diversi chitarristi, pur non essendo mai la chitarra più desiderata del mondo. È speciale perché a distanza di mezzo secolo sembra sempre un passo avanti.